1Pt 2, 6-8 La pietra scartata dai costruttori è angolare

(1Pt 2, 6-8) La pietra scartata dai costruttori è angolare
[6] Si legge infatti nella Scrittura: Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso. [7] Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli la pietra che i costruttori hanno scartato è divenuta la pietra angolare, [8] sasso d'inciampo e pietra di scandalo. Loro v'inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati.
(CCC 805) La Chiesa è il corpo di Cristo. Per mezzo dello Spirito e della sua azione nei sacramenti, soprattutto l'Eucaristia, Cristo, morto e risorto, costituisce la comunità dei credenti come suo corpo. (CCC 832) La “Chiesa di Cristo è veramente presente in tutte le legittime assemblee locali di fedeli, le quali, aderendo ai loro pastori, sono anche esse chiamate Chiese del Nuovo Testamento. […] In esse con la predicazione del Vangelo di Cristo vengono radunati i fedeli e si celebra il mistero della Cena del Signore […] In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere o che vivono nella dispersione, è presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13]. (CCC 833) Per Chiesa particolare, che è in primo luogo la diocesi (o l'eparchia), si intende una comunità di fedeli cristiani in comunione nella fede e nei sacramenti con il loro Vescovo ordinato nella successione apostolica [Conc. Ecum. Vat. II, Christus Dominus, 11; CIC canoni 368-369; CCEO canoni 177, § 1. 178. 311, § 1. 312]. Queste Chiese particolari sono “formate a immagine della Chiesa universale”; in esse e a partire da esse “esiste la sola e unica Chiesa cattolica” [Lumen gentium, 23]. (CCC 834) Le Chiese particolari sono pienamente cattoliche per la comunione con una di loro: la Chiesa di Roma, “che presiede alla carità” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos]. “È sempre stato necessario che ogni Chiesa, cioè i fedeli di ogni luogo, si volgesse alla Chiesa romana in forza del suo sacro primato” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 3, 2: PG 7, 849; Concilio Vaticano I, Cost dogm. Pastor aeternus, c. 2: DS 3057]. “Infatti, dalla discesa del Verbo Incarnato verso di noi, tutte le Chiese cristiane sparse in ogni luogo hanno ritenuto e ritengono la grande Chiesa che è qui [a Roma] come unica base e fondamento perché, secondo le promesse del Salvatore, le porte degli inferi non hanno mai prevalso su di essa” [San Massimo il Confessore, Opuscula theologica et polemica: PG 91, 137-140].

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