1Pt 3, 17 Meglio soffrire facendo il bene, che il male

(1Pt 3, 17) Meglio soffrire facendo il bene, che il male
[17] È meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male.
(CCC 1802) La Parola di Dio è una luce sui nostri passi. La dobbiamo assimilare nella fede e nella preghiera e mettere in pratica. In tal modo si forma la coscienza morale. (CCC 1800) L'essere umano deve sempre obbedire al giudizio certo della propria coscienza. (CCC 1801) La coscienza morale può rimanere nell'ignoranza o dare giudizi erronei. Tali ignoranze e tali errori non sempre sono esenti da colpevolezza. (CCC 1793 Se - al contrario - l'ignoranza è invincibile, o il giudizio erroneo è senza responsabilità da parte del soggetto morale, il male commesso dalla persona non può esserle imputato. Nondimento resta un male, una privazione, un disordine. E' quindi necessario adoperarsi per correggere la coscienza morale dai suoi errori.

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