2Pt 3, 15-16 Alcuni travisano le Scritture a loro rovina

(2Pt 3, 15-16) Alcuni travisano le Scritture a loro rovina
[15] La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; [16] così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
(CCC 121) L'Antico Testamento è una parte ineliminabile della Sacra Scrittura. I suoi libri sono divinamente ispirati e conservano un valore perenne [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 14], poiché l'Antica Alleanza non è mai stata revocata. (CCC 123) I cristiani venerano l'Antico Testamento come vera Parola di Dio. La Chiesa ha sempre energicamente respinto l'idea di rifiutare l'Antico Testamento con il pretesto che il Nuovo l'avrebbe reso sorpassato (Marcionismo). (CCC 124) “La Parola di Dio, che è potenza divina per la salvezza di chiunque crede, si presenta e manifesta la sua forza in modo eminente negli scritti del Nuovo Testamento” [Dei Verbum, 17]. Questi scritti ci consegnano la verità definitiva della rivelazione divina. Il loro oggetto centrale è Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato, le sue opere, i suoi insegnamenti, la sua passione e la sua glorificazione, come pure gli inizi della sua Chiesa sotto l'azione dello Spirito Santo [Dei Verbum, 20]. (CCC 125) I Vangeli sono il cuore di tutte le Scritture “in quanto sono la principale testimonianza relativa alla vita e alla dottrina del Verbo incarnato, nostro Salvatore” [Dei Verbum, 18]. (CCC 85) “L'ufficio di interpretare autenticamente la Parola di Dio scritta o trasmessa è stato affidato al solo Magistero vivente della Chiesa, la cui autorità è esercitata nel nome di Gesù Cristo” [Dei Verbum, 10], e cioè ai Vescovi in comunione con il successore di Pietro, il Vescovo di Roma. (CCC 87) I fedeli, memori della Parola di Cristo ai suoi Apostoli: “Chi ascolta voi, ascolta me” (Lc 10,16; Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 20), accolgono con docilità gli insegnamenti e le direttive che vengono loro dati, sotto varie forme, dai Pastori.

Post più popolari