Ap 14, 4-5 Sono vergini e seguono l'Agnello dovunque

(Ap 14, 4-5) Sono vergini e seguono l'Agnello dovunque
[4] Questi non si sono contaminati con donne, sono infatti vergini e seguono l'Agnello dovunque va. Essi sono stati redenti tra gli uomini come primizie per Dio e per l'Agnello. [5] Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.
(CCC 922) Fin dai tempi apostolici, ci furono vergini [1Cor 7,34-36) e vedove [Giovanni Polo II, Esort. Ap. Vita consecrata, 7] cristiane che, chiamate dal Signore a dedicarsi esclusivamente a lui in una maggiore libertà di cuore, di corpo e di spirito, hanno preso la decisione, approvata dalla Chiesa, di vivere nello stato rispettivamente di verginità o di castità perpetua “per il Regno dei cieli” (Mt 19,12). (CCC 1618) Cristo è il centro di ogni vita cristiana. Il legame con lui occupa il primo posto rispetto a tutti gli altri legami, familiari o sociali [Lc 14,26; Mc 10,28-31]. Fin dall'inizio della Chiesa, ci sono stati uomini e donne che hanno rinunciato al grande bene del matrimonio per seguire l'Agnello dovunque vada (Ap 14,4), per preoccuparsi delle cose del Signore e cercare di piacergli [1Cor 7,32], per andare incontro allo Sposo che viene [Mt 25,6]. Cristo stesso ha invitato certuni a seguirlo in questo genere di vita, di cui egli rimane il modello:Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca” (Mt 19,12). (CCC 1619) La verginità per il Regno dei cieli è uno sviluppo della grazia battesimale, un segno possente della preminenza del legame con Cristo, dell'attesa ardente del suo ritorno, un segno che ricorda pure come il matrimonio sia una realtà del mondo presente che passa [Mc 12,25; 1Cor 7,31].

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