Ap 19, 11-16 Re dei re e Signore dei signori

(Ap 19, 11-16) Re dei re e Signore dei signori
[11] Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; colui che lo cavalcava si chiamava "Fedele" e "Verace": egli giudica e combatte con giustizia. [12] I suoi occhi sono come una fiamma di fuoco, ha sul suo capo molti diademi; porta scritto un nome che nessuno conosce all'infuori di lui. [13] È avvolto in un mantello intriso di sangue e il suo nome è Verbo di Dio. [14] Gli eserciti del cielo lo seguono su cavalli bianchi, vestiti di lino bianco e puro. [15] Dalla bocca gli esce una spada affilata per colpire con essa le genti. Egli le governerà con scettro di ferro e pigerà nel tino il vino dell'ira furiosa del Dio onnipotente. [16] Un nome porta scritto sul mantello e sul femore: Re dei re e Signore dei signori.
(CCC 783) Gesù Cristo è colui che il Padre ha unto con lo Spirito Santo e ha costituito “Sacerdote, Profeta e Re. L'intero popolo di Dio partecipa a queste tre funzioni di Cristo e porta le responsabilità di missione e di servizio che ne derivano [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptor hominis, 18-21]. (CCC 241) Per questo gli Apostoli confessano Gesù come “il Verbo” che “in principio […] era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1), come colui che “è immagine del Dio invisibile” (Col 1,15) e “irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza” (Eb 1,3). (CCC 610) La libera offerta che Gesù fa di se stesso ha la sua più alta espressione nella Cena consumata con i Dodici Apostoli [Mt 26,20] nella “notte in cui veniva tradito” (1Cor 11,23). La vigilia della sua passione, Gesù, quand'era ancora libero, ha fatto di quest'ultima Cena con i suoi Apostoli il memoriale della volontaria offerta di sé al Padre [1Cor 5,7] per la salvezza degli uomini: “Questo è il mio Corpo che è dato per voi” (Lc 22,19). “Questo è il mio Sangue dell'Alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati” (Mt 26,28).

Post più popolari