Es 15, 26 Io sono il Signore, colui che ti guarisce!

(Es 15, 26) Io sono il Signore, colui che ti guarisce!
[26] Disse: "Se tu ascolterai la voce del Signore tuo Dio e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!".
(CCC 1502) L'uomo dell'Antico Testamento vive la malattia di fronte a Dio. E' davanti a Dio che egli versa le sue lacrime sulla propria malattia [Sal 38]; è da lui, il Signore della vita e della morte, che egli implora la guarigione [Sal 6,3; Is 38]. La malattia diventa cammino di conversione [Sal 38,5; 39,9; Sal 38,12] e il perdono di Dio dà inizio alla guarigione [Sal 32,5; 107,20; Mc 2,5-12]. Israele sperimenta che la malattia è legata, in un modo misterioso, al peccato e al male, e che la fedeltà a Dio, secondo la sua Legge, ridona la vita: “perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!” (Es 15,26). Il profeta intuisce che la sofferenza può anche avere un valore redentivo per i peccati altrui [Is 53,11]. Infine Isaia annuncia che Dio farà sorgere per Sion un tempo in cui perdonerà ogni colpa e guarirà ogni malattia [Is 33,24].

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