Es 19, 5 Sarete per me la proprietà tra tutti i popoli

Pagine scelte di Esodo 19
(Es 19, 5) Sarete per me la proprietà tra tutti i popoli
[5] Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra!
(CCC 762) La preparazione remota della riunione del Popolo di Dio comincia con la vocazione di Abramo, al quale Dio promette che diverrà padre di “un grande popolo” (Gen 12,2; cf Gen 15,5-6). La preparazione immediata comincia con l'elezione di Israele come Popolo di Dio [Es 19,5-6; Dt 7,6]. Con la sua elezione, Israele deve essere il segno della riunione futura di tutte le nazioni [Is 2,2-5; Mi 4,1-4]. Ma già i profeti accusano Israele di aver rotto l'Alleanza e di essersi comportato come una prostituta [Os 1; Is 1,2-4; Ger 2; ecc]. Essi annunziano un'Alleanza Nuova ed Eterna [Ger 31,31-34; Is 55,3]. “Cristo istituì questo Nuovo Patto” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 9]. (CCC 2810) Nella promessa fatta ad Abramo e nel giuramento che l'accompagna [Eb 6,13], Dio si impegna personalmente ma senza svelare il proprio nome. Incomincia a rivelarlo a Mosè [Es 3,14] e lo manifesta agli occhi di tutto il popolo salvandolo dagli Egiziani: “Ha mirabilmente trionfato” (Es 15,1). Dopo l'Alleanza del Sinai, questo popolo è “suo” e deve essere una “nazione santa” (o consacrata, poiché in ebraico è la stessa parola) [Es 19,5-6], perché il nome di Dio abita in mezzo ad essa.

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