Es 20, 15 Non rubare

(Es 20, 15) Non rubare
[15] Non rubare.

(CCC 2401) Il settimo comandamento proibisce di prendere o di tenere ingiustamente i beni del prossimo e di arrecare danno al prossimo nei suoi beni in qualsiasi modo. Esso prescrive la giustizia e la carità nella gestione dei beni materiali e del frutto del lavoro umano. Esige, in vista del bene comune, il rispetto della destinazione universale dei beni e del diritto di proprietà privata. La vita cristiana si sforza di ordinare a Dio e alla carità fraterna i beni di questo mondo. (CCC 2451) Il settimo comandamento prescrive la pratica della giustizia e della carità nella gestione dei beni terreni e dei frutti del lavoro umano. (CCC 2452 I beni della creazione sono destinati all'intero genere umano. Il diritto alla proprietà privata non abolisce la destinazione universale dei beni. (CCC 2453) Il settimo comandamento proibisce il furto. Il furto consiste nell'usurpare il bene altrui, contro la volontà ragionevole del proprietario. (CCC 2454) Ogni modo di prendere ed usare ingiustamente i beni altrui è contrario al settimo comandamento. L'ingiustizia commessa esige riparazione. La giustizia commutativa esige la restituzione di ciò che si è si è rubato. (CCC 2455) La legge morale proibisce gli atti che, a scopi mercantili o totalitari, provocano l'asservimento di esseri umani, il loro acquisto, la loro vendita, il loro scambio, come fossero merci. (CCC 2456) Il dominio accordato dal Creatore all'uomo sulle risorse minerali, vegetali e animali dell'universo, non può essere disgiunto dal rispetto degli obblighi morali, compresi quelli che riguardano le generazioni future.

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