Es 23, 12 Nel settimo giorno farai riposo

(Es 23, 12) Nel settimo giorno farai riposo
[12] Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perché possano goder quiete il tuo bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero.
(CCC 2172) L'agire di Dio è modello dell'agire umano. Se Dio nel settimo giorno “si è riposato” (Es 31,17), anche l'uomo deve “far riposo” e lasciare che gli altri, soprattutto i poveri, “possano goder quiete” (Es 23,12). Il sabato sospende le attività quotidiane e concede una tregua. E' un giorno di protesta contro le schiavitù del lavoro e il culto del denaro [Ne 13,15-22; 2Cr 36,21]. (CCC 2175) La domenica si distingue nettamente dal sabato al quale, ogni settimana, cronologicamente succede, e del quale, per i cristiani, sostituisce la prescrizione rituale. Porta a compimento, nella pasqua di Cristo, la verità spirituale del sabato ebraico ed annuncia il riposo eterno dell'uomo in Dio. Infatti, il culto della legge preparava il mistero di Cristo, e ciò che vi si compiva prefigurava qualche aspetto relativo a Cristo [1Cor 10,11]: “Coloro che vivevano nell'antico ordine di cose si sono rivolti alla nuova speranza, non più guardando al sabato, ma vivendo secondo la domenica, giorno in cui è sorta la nostra vita, per la grazia del Signore e per la sua morte” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Magnesios, 9, 1].

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