Es 23, 20-22 Ecco, io mando un angelo davanti a te

(Es 23, 20-22) Ecco, io mando un angelo davanti a te
[20] Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato. [21] Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. [22] Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l'avversario dei tuoi avversari.
(CCC 328) L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione. (CCC 332) Essi, fin dalla creazione [Gb 38,7, dove gli angeli sono chiamati “figli di Dio”] e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio: chiudono il paradiso terrestre [Gen 3,24], proteggono Lot [Gen 19], salvano Agar e il suo bambino [Gen 21,17], trattengono la mano di Abramo [Gen 22,11]; la Legge viene comunicata “per mano degli angeli” [At 7,53], essi guidano il Popolo di Dio [Es 23,20-23], annunziano nascite [Gdc 13] e vocazioni [Gdc 6,11-24; Is 6,6], assistono i profeti [1Re 19,5], per citare soltanto alcuni esempi. Infine, è l'angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù [Lc 1,11.26].

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