Es 30, 22-32 Farai l'olio per l'unzione sacra

Pagine scelte di Esodo 30
(Es 30, 22-32) Farai l'olio per l'unzione sacra

[22] Il Signore parlò a Mosè: [23] "Procùrati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli, cinnamòmo odorifero, la metà, cioè duecentocinquanta sicli, canna odorifera, duecentocinquanta, [24] cassia, cinquecento sicli, secondo il siclo del santuario, e un hin d'olio d'oliva. [25] Ne farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto secondo l'arte del profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra. [26] Con esso ungerai la tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, [27] la tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare del profumo, [28] l'altare degli olocausti e tutti i suoi accessori; la conca e il suo piedestallo. [29] Consacrerai queste cose, le quali diventeranno santissime: quanto le toccherà sarà santo. [30] Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché esercitino il mio sacerdozio. [31] Agli Israeliti dirai: Questo sarà per voi l'olio dell'unzione sacra per le vostre generazioni. [32] Non si dovrà versare sul corpo di nessun uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: è una cosa santa e santa la dovrete ritenere.
(CCC 695) L'unzione. Il simbolismo dell'unzione con l'olio è talmente significativa dello Spirito Santo da divenirne il sinonimo [1Gv 2,20.27; 2Cor 1,21]. Nell'iniziazione cristiana essa è il segno sacramentale della Confermazione, chiamata giustamente nelle Chiese d'Oriente “Crismazione”. Ma per coglierne tutta la forza, bisogna tornare alla prima unzione compiuta dallo Spirito Santo: quella di Gesù. Cristo (“Messia” in ebraico) significa “unto” dallo Spirito di Dio. Nell'Antica Alleanza ci sono stati alcuni “unti” del Signore [Es 30,22-32], primo fra tutti il re Davide [1Sam 16,13]. Ma Gesù è l'unto di Dio in una maniera unica: l'umanità che il Figlio assume è totalmente “unta di Spirito Santo”. Gesù è costituito “Cristo” dallo Spirito Santo [Lc 4,18-19; Is 61,1]. La Vergine Maria concepisce Cristo per opera dello Spirito Santo, il quale, attraverso l'angelo, lo annunzia come Cristo fin dalla nascita [Lc 2,11] e spinge Simeone ad andare al Tempio per vedere il Cristo del Signore [Lc 2,26-27]; è lui che ricolma Cristo [Lc 4,1], è sua la forza che esce da Cristo negli atti di guarigione e di risanamento [Lc 6,19; 8,46]. È lui, infine, che risuscita Cristo dai morti [Rm 1,4; 8,11]. Allora, costituito pienamente “Cristo” nella sua umanità vittoriosa della morte [At 2,36], Gesù effonde a profusione lo Spirito Santo, finché “i santi” costituiranno, nella loro unione all'umanità del Figlio di Dio, l'“uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo” (Ef 4,13): “il Cristo totale”, secondo l'espressione di sant'Agostino [Sant'Agostino, Sermo 341, 1,1: PL 39, 1493; Ib., 9, 11: PL 39, 1499].

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