Gen 11, 1-9 Il Signore li disperse su tutta la terra

Pagine scelte di Genesi 11
(Gen 11, 1-9) Il Signore li disperse su tutta la terra
[1] Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. [2] Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. [3] Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. [4] Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". [5] Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. [6] Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. [7] Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". [8] Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. [9] Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
(CCC 58) L'Alleanza con Noè resta in vigore per tutto il tempo delle nazioni [Lc 21,24], fino alla proclamazione universale del Vangelo. La Bibbia venera alcune grandi figure delle “nazioni”, come “Abele il giusto”, il re-sacerdote Melchisedech [Gen 14,18], figura di Cristo [Eb 7,3], i giusti “Noè, Daniele e Giobbe” (Ez 14,14). La Scrittura mostra così a quale altezza di santità possano giungere coloro che vivono secondo l'Alleanza di Noè nell'attesa che Cristo riunisca “insieme tutti i figli di Dio che erano dispersi” (Gv 11,52). (CCC 59) Per riunire tutta l'umanità dispersa, Dio sceglie Abram chiamandolo: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre” [Gen 12,1], per fare di lui Abramo (Abraham), vale a dire “il padre di una moltitudine di popoli” (Gen 17,5): “In te saranno benedette tutte le famiglie della terra” (Gn 12,3; cf Gal 3,8). (CCC 60) Il popolo discendente da Abramo sarà il depositario della Promessa fatta ai patriarchi, il popolo della elezione [Rm 11,28], chiamato a preparare la ricomposizione, un giorno, nell'unità della Chiesa, di tutti i figli di Dio [Gv 11,52; 10,16 ]; questo popolo sarà la radice su cui verranno innestati i pagani diventati credenti [Rm 11,17-18.24].

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