Gen 18, 26-29 Per riguardo a loro perdonerò

(Gen 18, 26-29) Per riguardo a loro perdonerò
[26] Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città". [27] Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... [28] Forse ai cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò, se ve ne trovo quarantacinque".[29] Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta". Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta".
(CCC 2634) L'intercessione è una preghiera di domanda che ci conforma da vicino alla preghiera di Gesù. E' lui l'unico intercessore presso il Padre in favore di tutti gli uomini, particolarmente dei peccatori [Rm 8,34; 1Gv 2,1; 1Tm 2,5-8]. Egli “può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore” (Eb 7,25). Lo Spirito Santo stesso “intercede […], poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio” (Rm 8,26-27). (CCC 2734) La fiducia filiale è messa alla prova - e si manifesta - nella tribolazione [Rm 5,3-5]. La difficoltà principale riguarda la preghiera di domanda, nell'intercessione per sé o per gli altri. Alcuni smettono perfino di pregare perché, pensano, la loro supplica non è esaudita. Qui si pongono due interrogativi: Perché riteniamo che la nostra domanda non sia stata esaudita? In che modo la nostra preghiera è esaudita, è “efficace”?

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