Gen 19, 4-7 Lot disse: no fratelli miei non fate del male

(Gen 19, 4-7) Lot disse: no fratelli miei non fate del male
[4] Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. [5] Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!". [6] Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, [7] disse: "No, fratelli miei, non fate del male!
(CCC 1867) La tradizione catechistica ricorda pure che esistono “peccati che gridano verso il cielo”. Gridano verso il cielo: il sangue di Abele [Gen 4,10]; il peccato dei Sodomiti [Gen 18,20; 19,13]; il lamento del popolo oppresso in Egitto [Es 3,7-10]; il lamento del forestiero, della vedova e dell'orfano [Es 22,20-22]; l'ingiustizia verso il salariato [Dt 24,14-15; Gc 5,4]. (CCC 2357) L'omosessualità designa le relazioni tra uomini o donne che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso. Si manifesta in forme molto varie lungo i secoli e nelle differenti culture. La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile. Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni [Gen 19,1-29; Rm 1,24-27; 1Cor 6,10; 1Tm 1,10], la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati” [Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana, 8]. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

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