Gen 22, 9-14 L'angelo del Signore lo chiamò dal cielo

(Gen 22, 9-14) L'angelo del Signore lo chiamò dal cielo
[9] Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. [10] Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. [11] Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". [12] L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio". [13] Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. [14] Abramo chiamò quel luogo: "Il Signore provvede", perciò oggi si dice: "Sul monte il Signore provvede".
(CCC 350) Gli angeli sono creature spirituali che incessantemente glorificano Dio e servono i suoi disegni salvifici nei confronti delle altre creature: “Ad omnia bona nostra cooperantur angeli - Gli angeli cooperano ad ogni nostro bene” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 114, 3, ad 3]. (CCC 351) Gli angeli circondano Cristo, loro Signore. Lo servono soprattutto nel compimento della sua missione di salvezza per tutti gli uomini. (CCC 352) La Chiesa venera gli angeli che l'aiutano nel suo pellegrinaggio terreno, e che proteggono ogni essere umano. (CCC 332) Essi, fin dalla creazione [Gb 38,7, dove gli angeli sono chiamati “figli di Dio”] e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio: chiudono il paradiso terrestre [Gen 3,24], proteggono Lot [Gen 19], salvano Agar e il suo bambino [Gen 21,17], trattengono la mano di Abramo [Gen 22,11]; la Legge viene comunicata “per mano degli angeli” [At 7,53], essi guidano il Popolo di Dio [Es 23,20-23], annunziano nascite [Gdc 13] e vocazioni [Gdc 6,11-24; Is 6,6], assistono i profeti [1Re 19,5], per citare soltanto alcuni esempi. Infine, è l'angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù [Lc 1,11.26].

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