Gen 23, 4 Io sono forestiero e di passaggio

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(Gen 23, 4) Io sono forestiero e di passaggio

[4] "Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietà di un sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via la salma e seppellirla".
(CCC 145) La Lettera agli Ebrei, nel solenne elogio della fede degli antenati, insiste particolarmente sulla fede di Abramo: “Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava” (Eb 11,8; cf Gen 12,1-4). Per fede soggiornò come straniero e pellegrino nella Terra promessa [Gen 23,4]. Per fede Sara ricevette la possibilità di concepire il figlio della Promessa. Per fede, infine, Abramo offrì in sacrificio il suo unico figlio [Eb 11,17]. (CCC 146) Abramo realizza così la definizione della fede data dalla lettera agli Ebrei: “La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11,1). “Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia” (Rm 4,3) [Gen 15,6]. “Forte in [questa] fede” (Rm 4,20), Abramo è diventato “padre di tutti quelli che credono” (Rm 4,11.18; cf Gen 15,5).

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