Lv 11, 44-45 Siate santi, perché io sono santo

Pagine scelte di Levitico 11
(Lv 11, 44-45) Siate santi, perché io sono santo

[44] Poiché io sono il Signore, il Dio vostro. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non contaminate le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra. [45] Poiché io sono il Signore, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.
(CCC 2813) Nell'acqua del Battesimo siamo stati “lavati […], santificati […], giustificati nel Nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” (1Cor 6,11). Lungo tutta la nostra vita il Padre nostro ci chiama “alla santificazione” (1Ts 4,7), e, poiché è per lui che noi siamo “in Cristo Gesù, il quale […] è diventato per noi santificazione” (1Cor 1,30), riguarda la sua gloria e la nostra vita che il suo nome sia santificato in noi e da noi. Sta qui l'urgenza della nostra prima domanda. “Chi potrebbe santificare Dio, giacché è lui che santifica? Ma traendo ispirazione da queste parole: “Siate santi, perché io sono santo” (Lv 11, 44), noi chiediamo che, santificati dal Battesimo, possiamo perseverare in ciò che abbiamo incominciato ad essere. E lo chiediamo ogni giorno, perché ogni giorno ci lasciamo sedurre dal male, e perciò dobbiamo purificarci dai nostri peccati con una purificazione incessantemente ricominciata […]. Ricorriamo, dunque, alla preghiera perché la santità dimori in noi” [San Cipriano di Cartagine, De dominica Oratione, 12: PL 4, 544].

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