Lv 16, 2 Non entrare in qualunque tempo nel santuario

Pagine scelte di Levitico 16
(Lv 16, 2) Non entrare in qualunque tempo nel santuario

[2] Il Signore disse a Mosè: "Parla ad Aronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualunque tempo nel santuario, oltre il velo, davanti al coperchio che è sull'arca; altrimenti potrebbe morire, quando io apparirò nella nuvola sul coperchio.
(CCC 433) Il nome del Dio Salvatore era invocato una sola volta all'anno, per l'espiazione dei peccati d'Israele, dal sommo sacerdote, dopo che questi aveva asperso col sangue del sacrificio il propiziatorio del Santo dei Santi [Lv 16,15-16; Sir 50,20; Eb 9,7]. Il propiziatorio era il luogo della presenza di Dio [Es 25,22; Lv 16,2; Nm 7,89; Eb 9,5]. Quando san Paolo dice di Gesù: “Dio l'ha stabilito a servire come strumento di espiazione... nel suo sangue” (Rm 3,25), intende affermare che nella sua umanità “era Dio a riconciliare a sé il mondo in Cristo” (2Cor 5,19).

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