1Re 18, 20-26 Il dio che risponderà col fuoco è Dio

1 Re 18
(1Re 18, 20-26) Il dio che risponderà col fuoco è Dio

[20] Acab mandò a chiamare tutti i figli d'Israele e radunò i profeti sul monte Carmelo. [21] Allora Elia s'avvicinò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando voi barcollerete fra due parti? Se il Signore è Dio, andategli dietro; se lo è Baal, andate dietro a lui». Il popolo non gli rispose neppure una parola. [22] Elia riprese a dire al popolo: «Solo io sono rimasto come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta! [23] Dateci due giovenchi: essi se ne scelgano uno, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna, senza appiccarvi il fuoco. Io preparerò l'altro giovenco, lo metterò sulla legna e non vi appiccherò il fuoco. [24] Voi invocherete il nome del vostro dio e io invocherò quello del Signore. Il dio che risponderà con il fuoco, quegli è Dio». L'intero popolo rispose: «Ben detto!». [25] Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi un giovenco e agite voi per primi, perché siete più numerosi. Invocate il nome del vostro dio, senza però appiccare il fuoco». [26] Essi presero il giovenco, lo prepararono e poi invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno dicendo: «O Baal, rispondici!». Non ci fu né voce né risposta. Frattanto essi danzavano, piegando il ginocchio davanti all'altare che avevano costruito.
(CCC 2582) Elia è il padre dei profeti, della generazione di coloro che cercano Dio, che cercano il suo volto [Sal 24,6]. Il suo nome, “il Signore è il mio Dio”, annuncia il grido del popolo in risposta alla sua preghiera sul monte Carmelo [1Re 18,39]. San Giacomo rimanda a lui, per esortarci alla preghiera: “Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza” (Gc 5,16. 16-18).

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