1Sam 9,16; 10, 1 Tu lo consacrerai principe

(1Sam 9,16; 10, 1) Tu lo consacrerai principe
[16] «Domani a quest' ora ti manderò un uomo della terra di Beniamino e tu lo consacrerai principe sul mio popolo Israele. Egli salverà il mio popolo dalla mano dei Filistei; infatti ho volto lo sguardo al mio popolo, perché la sua implorazione è giunta fino a me». [10, 1] Allora Samuele prese l'ampolla dell'olio e la versò sul capo di lui e poi lo baciò dicendo: «Non è forse il Signore che ti ha consacrato principe sul suo popolo, su Israele? Tu reggerai il popolo del Signore e lo salverai dal potere dei suoi nemici tutt' intorno. Questo sarà il segno per te, che il Signore ti ha consacrato sulla sua eredità:
(CCC 436) Cristo viene dalla traduzione greca del termine ebraico “Messia” che significa “unto”. Non diventa il nome proprio di Gesù se non perché egli compie perfettamente la missione divina da esso significata. Infatti in Israele erano unti nel nome di Dio coloro che erano a lui consacrati per una missione che egli aveva loro affidato. Era il caso dei re, [1Sam 9,16; 10,1; 16,1; 16,12-13; 1Re 1,39] dei sacerdoti [Es 29,7; Lv 8,12] e, raramente, dei profeti [1Re 19,16]. Tale doveva essere per eccellenza il caso del Messia che Dio avrebbe mandato per instaurare definitivamente il suo Regno [Sal 2,2; At 4,26-27]. Il Messia doveva essere unto dallo Spirito del Signore, [Is 11,2] ad un tempo come re e sacerdote [Zc 4,14; 6,13] ma anche come profeta [Is 61,1; Lc 4,16-21]. Gesù ha realizzato la speranza messianica di Israele nella sua triplice funzione di sacerdote, profeta e re.

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