2Sam 12, 7-14 Ho peccato contro il Signore

(2Sam 12, 7-14) Ho peccato contro il Signore
[7] Natan rispose a Davide: «Sei tu quell' uomo! Così dice il Signore, Dio d' Israele: "Io ti ho consacrato re su Israele e ti ho strappato dalla mano di Saul. [8] Ti ho consegnato la casa del tuo signore e le mogli del tuo signore nel tuo seno, ti ho dato la casa d'Israele e di Giuda; e se è poco, ti aggiungerei altre cose. [9] Perché, dunque, hai disprezzato la parola del Signore compiendo ciò che è male ai suoi occhi? Hai colpito con la spada Uria l'hittita, ti sei preso per moglie la sua moglie e tu l'hai ucciso con la spada dei figli di Ammon. [10] Ma ora non si allontanerà mai più la spada dalla tua casa, perché mi hai disprezzato prendendo la moglie di Uria l'hittita per farla tua moglie". [11] Così dice il Signore: "Ecco, io farò sorgere contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi e le darò a un altro che giacerà con le tue donne alla luce di questo sole! [12] Sì, tu hai agito di nascosto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole"». [13] Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il Signore». Natan rispose a Davide: «Il Signore cancella il tuo peccato! Non morrai! [14] Ma perché tu hai disprezzato il Signore con questa azione, il figlio che ti è nato morrà».
(CCC 1736) Ogni atto voluto direttamente è da imputarsi a chi lo compie: Il Signore infatti chiede ad Adamo dopo il peccato nel giardino: “Che hai fatto?” (Gen 3,13). Così pure a Caino [Gen 4,10]. Altrettanto fa il profeta Natan con il re Davide dopo l'adulterio commesso con la moglie di Uria e l'assassinio di quest'ultimo [2Sam 12,7-15]. Un'azione può essere indirettamente volontaria quando è conseguenza di una negligenza riguardo a ciò che si sarebbe dovuto conoscere o fare, per esempio un incidente provocato da una ignoranza del codice stradale.

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