Gdc 13, 17-18 Il mio nome è sopra la comprensione

(Gdc 13, 17-18) Il mio nome è sopra la comprensione
[17] Allora Manoach chiese al messaggero del Signore quale fosse il suo nome, perché, quando le sue parole si fossero avverate, voleva fargli onore. [18] Ma quegli rispose: «Perché vuoi sapere il mio nome? Esso è al di sopra della comprensione umana».
(CCC 206) Rivelando il suo Nome misterioso di YHWH, “Io sono colui che è” oppure “Io sono colui che sono” o anche “Io sono chi Io sono”, Dio dice chi egli è e con quale nome lo si deve chiamare. Questo nome divino è misterioso come Dio è mistero. È ad un tempo un nome rivelato e quasi il rifiuto di un nome; proprio per questo esprime, come meglio non si potrebbe, la realtà di Dio, infinitamente al di sopra di tutto ciò che possiamo comprendere o dire: egli è il “Dio nascosto” (Is 45,15), il suo nome è ineffabile [Gdc 13,18], ed è il Dio che si fa vicino agli uomini.

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