Gdc 6, 12-24 Il messaggero del Signore gli apparve

Pagine scelte dal Libro dei Giudici
(Gdc 6, 12-24) Il messaggero del Signore gli apparve

[12] Il messaggero del Signore gli apparve e gli disse: «Il Signore è con te, prode guerriero». […] [20] Il messaggero di Dio, allora, gli disse di prendere la carne e le focacce, di porle su una pietra che c'era lì e versarvi sopra il brodo. Quando Gedeone ebbe fatto tutto, [21] il messaggero del Signore stese la punta del bastone che teneva in mano toccando la carne e le focacce. Subito un fuoco sprigionatosi dal sasso divorò la carne e le focacce. Poi il messaggero del Signore scomparve dalla vista di Gedeone, [22] il quale, resosi conto che quello era davvero il messaggero del Signore, esclamò: «Ahimè! Signore Dio! Ho visto davvero il messaggero del Signore faccia a faccia!». [23] Il Signore gli disse: «La pace sia con te. Non temere, ché non morrai!». [24] Gedeone edificò in quel posto un altare, al quale pose nome «Il Signore è pace»: esso si trova ancor oggi in Ofra di Abiezer.
(CCC 328) L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione. (CCC 330) In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali [Pio XII, Lett. enc. Humani generis: DS 3891] e immortali [Lc 20,36]. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria [Dn 10,9-12]. (CCC 332) Essi, fin dalla creazione [Gb 38,7, dove gli angeli sono chiamati “figli di Dio”] e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio: chiudono il paradiso terrestre [Gen 3,24], proteggono Lot [Gen 19], salvano Agar e il suo bambino [Gen 21,17], trattengono la mano di Abramo [Gen 22,11]; la Legge viene comunicata “per mano degli angeli” [At 7,53], essi guidano il Popolo di Dio [Es 23,20-23], annunziano nascite [Gdc 13] e vocazioni [Gdc 6,11-24; Is 6,6], assistono i profeti [1Re 19,5], per citare soltanto alcuni esempi. Infine, è l'angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù [Lc 1,11.26].

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