Pr 14,15 L'accorto controlla i propri passi

(Pr 14,15) L'accorto controlla i propri passi
[15] L'ingenuo crede quanto gli dici, l'accorto controlla i propri passi.
(CCC 1806) La prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L'uomo “accorto controlla i suoi passi” (Prv 14,15). “Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera” (1Pt 4,7). La prudenza è la “retta norma dell'azione”, scrive san Tommaso [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, II-II, 47, 2] sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. E' detta “auriga virtutum” - cocchiere delle virtù: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. E' la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L'uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare.

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