Sal 115, 4-5. 8 Gli idoli delle genti non parlano

(Sal 115, 4-5. 8) Gli idoli delle genti non parlano
[4] Gli idoli delle genti sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. [5] Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono. [8] Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida.
(CCC 2112) Il primo comandamento condanna il politeismo. Esige dall'uomo di non credere in altri dèi che Dio, di non venerare altre divinità che l'Unico. La Scrittura costantemente richiama a questo rifiuto degli idoli che sono “argento e oro, opera delle mani dell'uomo”, i quali “hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono...”. Questi idoli vani rendono l'uomo vano: “Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida” (Sal 115,4-5.8; cf. Is 44,9-20; Ger 10,1-16; Dn 14,1-30; Bar 6; Sap 13,1-15,19). Dio, al contrario, è il “Dio vivente” (Gs 3,10; Sal 42,3), che fa vivere e interviene nella storia.

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