Is 51, 1 Ascoltatemi voi che cercate il Signore

(Is 51, 1) Ascoltatemi voi che cercate il Signore
[1] Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti.
(CCC 2560) “Se tu conoscessi il dono di Dio!” (Gv 4,10). La meraviglia della preghiera si rivela proprio là, presso i pozzi dove andiamo a cercare la nostra acqua: là Cristo viene ad incontrare ogni essere umano; egli ci cerca per primo ed è lui che ci chiede da bere. Gesù ha sete; la sua domanda sale dalle profondità di Dio che ci desidera. Che lo sappiamo o no, la preghiera è l'incontro della sete di Dio con la nostra sete. Dio ha sete che noi abbiamo sete di lui [Sant'Agostino, De diversis quaestionibus octoginta tribus, 64, 4: PL 40, 56]. (CCC 2561) “Tu gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva” (Gv 4,10). La nostra preghiera di domanda è paradossalmente una risposta. Risposta al lamento del Dio vivente: “Essi hanno abbandonato me, sorgente d'acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate” (Ger 2,13), risposta di fede alla promessa gratuita di salvezza, [Gv 7,37-39; Is 12,3; 51,1] risposta d'amore alla sete del Figlio unigenito [Gv 19,28; Zc 12,10; 13,1].

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