Sir 3, 2-6; 12-13; 16 Onora il padre riverisci la madre

(Sir 3, 2-6; 12-13; 16) Onora il padre riverisci la madre
[2] Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. [3] Chi onora il padre espia i peccati; [4] chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. [5] Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. [6] Chi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. [12] Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. [13] Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. [16] Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore.
(CCC 2218) Il quarto comandamento ricorda ai figli divenuti adulti le loro responsabilità verso i genitori. Nella misura in cui possono, devono dare loro l'aiuto materiale e morale, negli anni della vecchiaia e in tempo di malattia, di solitudine o di indigenza. Gesù richiama questo dovere di riconoscenza [Mc 7,10-12]. “Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. Chi onora il padre espia i peccati, chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli, sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. Chi riverisce suo padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre” (Sir 3,2-6). “Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo mentre sei nel pieno del vigore. […] Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore” (Sir 3,12-13.16 ).

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