Am 8, 10 Cambierò le vostre feste in lutto

(Am 8, 10) Cambierò le vostre feste in lutto
[10] Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, renderò calva ogni testa: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza.
(CCC 2449) Fin dall'Antico Testamento tutte le varie disposizioni giuridiche (anno di remissione, divieto di prestare denaro a interesse e di trattenere un pegno, obbligo di dare la decima, di pagare ogni giorno il salario ai lavoratori giornalieri, diritto di racimolare e spigolare) sono in consonanza con l'esortazione del Deuteronomio: “I bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti do questo comando e ti dico: Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese” (Dt 15,11). Gesù fa sua questa parola: “I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me” (Gv 12,8). Non vanifica con ciò la parola veemente degli antichi profeti: comprano “con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali…” (Am 8,6), ma ci invita a riconoscere la sua presenza nei poveri che sono suoi fratelli [Mt 25,40]: “Il giorno in cui sua madre la rimproverò di accogliere in casa poveri e infermi, santa Rosa da Lima senza esitare le disse: “Quando serviamo i poveri e i malati, serviamo Gesù. Non dobbiamo lasciar mancare l'aiuto al nostro prossimo, perché nei nostri fratelli serviamo Gesù” [P. Hansen, Vita mirabilis […] venerabilis sororis Rosae de sancta Maria Limensis, (Roma 1664), p. 200].

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