Dn 10, 9-12 Le tue parole sono state ascoltate

(Dn 10, 9-12) Le tue parole sono state ascoltate
[9] Udii il suono delle sue parole, ma, appena udito il suono delle sue parole, caddi stordito con la faccia a terra. [10] Ed ecco, una mano mi toccò e tutto tremante mi fece alzare sulle ginocchia, appoggiato sulla palma delle mani. [11] Poi egli mi disse: "Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato mandato a te". Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tutto tremante. [12] Egli mi disse: "Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole.
(CCC 2559) “La preghiera è l'elevazione dell'anima a Dio o la domanda a Dio di beni convenienti” [San Giovanni Damasceno, Expositito fidei, 68 (De fide orthodoxa, 3, 24): PG 94, 1089]. Da dove partiamo pregando? Dall'altezza del nostro orgoglio e della nostra volontà o “dal profondo” (Sal 130,1) di un cuore umile e contrito? E' colui che si umilia ad essere esaltato [Lc 18,9-14]. L'umiltà è il fondamento della preghiera. “Nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare” (Rm 8,26). L'umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera: “L'uomo è un mendicante di Dio” [Sant'Agostino, Sermo, 56, 6, 9: PL 38, 381].

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