Ez 34, 11-31 Io stesso cercherò le mie pecore

(Ez 34, 11-31) Io stesso cercherò le mie pecore
[11] Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura.[12] Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.[13] Le ritirerò dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle valli e in tutte le praterie della regione.[14] Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele.[15] Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. [16] Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
(CCC 754) “Così la Chiesa è l'ovile, la cui porta unica e necessaria è Cristo [Gv 10,1-10]. È pure il gregge, di cui Dio stesso ha preannunziato che sarebbe il pastore [Is 40,11; Ez 34,11-31] e le cui pecore, anche se governate da pastori umani, sono però incessantemente condotte al pascolo e nutrite dallo stesso Cristo, il Pastore buono e il Principe dei pastori [Gv 10,11; 1Pt 5,4], il quale ha dato la sua vita per le pecore” [Gv 10,11-15; Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 6].

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