Ez 36, 20-22 Io ho avuto riguardo del mio nome santo

(Ez 36, 20-22) Io ho avuto riguardo del mio nome santo
[20] Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese. [21] Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati. [22] Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati.
(CCC 2814) Dipende inseparabilmente dalla nostra vita e dalla nostra preghiera che il suo Nome sia santificato tra le nazioni: “Chiediamo a Dio di santificare il suo nome, perché è mediante la santità che egli salva e santifica tutta la creazione. […] Si tratta del nome che dà la salvezza al mondo perduto, ma domandiamo che il nome di Dio sia santificato in noi dalla nostra vita. Infatti, se viviamo con rettitudine, il nome divino è benedetto; ma se viviamo nella disonestà, il nome divino è bestemmiato, secondo quanto dice l'Apostolo: “Il nome di Dio è bestemmiato per causa vostra tra i pagani” (Rm 2,24 cf. Ez 36,20-22). Noi, dunque, preghiamo per meritare di essere santi come è santo il Nome del nostro Dio” [San Pietro Crisologo, Sermo 71, 4: PL 52, 402]. “Quando diciamo “Sia santificato il tuo nome”, chiediamo che venga santificato in noi, che siamo in lui, ma anche negli altri che non si sono ancora lasciati raggiungere dalla grazia di Dio; ciò per conformarci al precetto che ci obbliga a pregare per tutti, perfino per i nostri nemici. Ecco perché non diciamo espressamente: Il tuo nome sia santificato “in noi”; non lo diciamo perché chiediamo che sia santificato in tutti gli uomini” [Tertulliano, De oratione, 3, 4: PL 1, 1259].

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