Ez 36, 27-28 Porrò il mio spirito dentro di voi

(Ez 36, 27-28) Porrò il mio spirito dentro di voi
[27] Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. [28] Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio.
(CCC 715) I testi profetici concernenti direttamente l'invio dello Spirito Santo sono oracoli in cui Dio parla al cuore del suo popolo nel linguaggio della Promessa, con gli accenti dell'amore e della fedeltà [Ez 11,19; 36,25-28; 37,1-14; Ger 31,31-34; Gl 3,1-5], il cui compimento san Pietro proclamò il mattino di pentecoste [At 2,17-21]. Secondo queste promesse, negli “ultimi tempi”, lo Spirito del Signore rinnoverà il cuore degli uomini scrivendo in essi una Legge nuova; radunerà e riconcilierà i popoli dispersi e divisi; trasformerà la primitiva creazione e Dio vi abiterà con gli uomini nella pace. (CCC 1287) Questa pienezza dello Spirito non doveva rimanere soltanto del Messia, ma doveva essere comunicata a tutto il popolo messianico [Ez 36,25-27; Gl 3,1-2]. Più volte Cristo ha promesso l’effusione dello Spirito [Lc 12,12; Gv 3,5-8; 7,37-39; 16,7-15; At 1,8], promessa che ha attuato dapprima il giorno di Pasqua [Gv 20,22] e in seguito, in modo più stupefacente, il giorno di Pentecoste [At 2,1-4]. Pieni di Spirito Santo, gli Apostoli cominciano ad annunziare “le grandi opere di Dio” (At 2,11) e Pietro afferma che quella effusione dello Spirito sopra gli Apostoli è il segno dei tempi messianici [At 2,17-18]. Coloro che allora hanno creduto alla predicazione apostolica e che si sono fatti battezzare, hanno ricevuto, a loro volta, il dono dello Spirito Santo (At 2,38).

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