Sof 3, 14-15 Gioisci, figlia di Sion, esulta

(Sof 3, 14-15) Gioisci, figlia di Sion, esulta
[14] Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! [15] Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura.
(CCC 722) Lo Spirito Santo ha preparato Maria con la sua grazia. Era conveniente che fosse “piena di grazia” la Madre di Colui nel quale “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Col 2,9). Per pura grazia ella è stata concepita senza peccato come la creatura più umile e più capace di accogliere il Dono ineffabile dell'Onnipotente. A giusto titolo l'angelo Gabriele la saluta come la “Figlia di Sion”: “Gioisci” [Sof 3,14; Zc 2,14]. È il rendimento di grazie di tutto il Popolo di Dio, e quindi della Chiesa, che Maria eleva al Padre, nello Spirito, nel suo cantico [Lc 1,46-55], quando ella porta in sé il Figlio eterno.

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