19. Come leggere la Sacra Scrittura? [CONTINUAZIONE)


19. Come leggere la Sacra Scrittura? [CONTINUAZIONE)


Approfondimenti e spiegazioni (continuazione)
(CCC 118) Un distico medievale riassume il significato dei quattro sensi: “Littera gesta docet, quid credas allegoria, moralis quid agas, quo tendas anagogia” (Agostino di Dacia, Rotulus pugillaris I). “La lettera insegna i fatti, l'allegoria che cosa credere, il senso morale che cosa fare, e l'anagogia dove tendere”. (CCC 119) “È compito degli esegeti contribuire, secondo queste regole, alla più profonda intelligenza ed esposizione del senso della Sacra Scrittura, affinché, con studi in qualche modo preparatori, maturi il giudizio della Chiesa. Tutto questo, infatti, che concerne il modo di interpretare la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare ed interpretare la Parola di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 12]. “Ego vero Evangelio non crederem, nisi me catholicae Ecclesiae commoveret auctoritas - Non crederei al Vangelo se non mi ci inducesse l'autorità della Chiesa cattolica” [Sant'Agostino, Contra epistulam Manichaei quam vocant fundamenti, 5, 6: PL 42, 176].

Riflessioni

(CCC 111) Però, essendo la Sacra Scrittura ispirata, c'è un altro principio di retta interpretazione, non meno importante del precedente, senza il quale la Scrittura resterebbe “lettera morta”: “La Sacra Scrittura [deve] essere letta e interpretata con l'aiuto dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta” [Dei Verbum, 12]. Il Concilio Vaticano II indica tre criteri per una interpretazione della Scrittura conforme allo Spirito che l'ha ispirata [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 12]: (CCC 112) 1. Prestare grande attenzione “al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura”. Infatti, per quanto siano differenti i libri che la compongono, la Scrittura è una in forza dell'unità del disegno di Dio, del quale Cristo Gesù è il centro e il cuore aperto dopo la sua pasqua [Lc 24,25-27.44-46]. “Il cuore [Sal 22,15] di Cristo designa la Sacra Scrittura, che appunto rivela il cuore di Cristo. Questo cuore era chiuso prima della passione, perché la Scrittura era oscura. Ma la Scrittura è stata aperta dopo la passione, affinché coloro che ormai ne hanno l'intelligenza considerino e comprendano come le profezie debbano essere interpretate” [San Tommaso d'Aquino, Expositio in Psalmos, 21, 11]. (CCC 113) 2. Leggere la Scrittura nella “Tradizione vivente di tutta la Chiesa”. Secondo un detto dei Padri, “Sacra Scriptura principalius est in corde Ecclesiae quam in materialibus instrumentis scripta - la Sacra Scrittura è scritta nel cuore della Chiesa prima che su strumenti materiali”. Infatti, la Chiesa porta nella sua Tradizione la memoria viva della Parola di Dio ed è lo Spirito Santo che le dona l'interpretazione di essa secondo il senso spirituale (“…secundum spiritalem sensum, quem Spiritus donat Ecclesiae - …secondo il senso spirituale che lo Spirito dona alla Chiesa”. (Origene, Homiliae in Leviticum, 5, 5: PG 12, 454). (CCC 114) 3. Essere attenti “all'analogia della fede” [Rm 12,6]. Per “analogia della fede” intendiamo la coesione delle verità della fede tra loro e nella totalità del progetto della Rivelazione. [FINE]

(Prossima domanda: Che cos'è il cànone delle Scritture?)

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