26. Quali sono nella Sacra Scrittura i principali testimoni di obbedienza della fede?


26. Quali sono nella Sacra Scrittura i principali testimoni di obbedienza della fede?

(Comp 26) Ci sono molti testimoni, in particolare due: Abramo, che, messo alla prova, «ebbe fede in Dio» (Rm 4,3) e sempre obbedì alla sua chiamata, e, per questo è diventato «padre di tutti quelli che credono» (Rm 4, 11,18); e la Vergine Maria, che realizzò nel modo più perfetto, durante tutta la sua vita, l'obbedienza della fede: «Fiat mihi secundum Verbum tuum - Avvenga di me quello che hai detto» (Lc 1,38).

Approfondimenti e spiegazioni

(CCC 144) Obbedire (“ob-audire”) nella fede è sottomettersi liberamente alla Parola ascoltata, perché la sua verità è garantita da Dio, il quale è la Verità stessa. Il modello di questa obbedienza propostoci dalla Sacra Scrittura è Abramo. La Vergine Maria ne è la realizzazione più perfetta. (CCC 145) La Lettera agli Ebrei, nel solenne elogio della fede degli antenati, insiste particolarmente sulla fede di Abramo: “Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava” (Eb 11,8; cf Gen 12,1-4). Per fede soggiornò come straniero e pellegrino nella Terra promessa [Gen 23,4]. Per fede Sara ricevette la possibilità di concepire il figlio della Promessa. Per fede, infine, Abramo offrì in sacrificio il suo unico figlio [Eb 11,17]. (CCC 146) Abramo realizza così la definizione della fede data dalla lettera agli Ebrei: “La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono” (Eb 11,1). “Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia” (Rm 4,3; cf. Gen 15,6). “Forte in [questa] fede” (Rm 4,20), Abramo è diventato “padre di tutti quelli che credono” (Rm 4,11.18; cf Gen 15,5). (CCC 147) Di questa fede, l'Antico Testamento è ricco di testimonianze. La lettera agli Ebrei fa l'elogio della fede esemplare degli antichi che “ricevettero” per essa “una buona testimonianza” (Eb 11,2.39). Tuttavia “Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi”: la grazia di credere nel suo Figlio Gesù, “autore e perfezionatore della fede” (Eb 11,40; 12,2).

Per la riflessione
(CCC 148) La Vergine Maria realizza nel modo più perfetto l'obbedienza della fede. Nella fede, Maria accolse l'annunzio e la promessa a Lei portati dall'angelo Gabriele, credendo che “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37; cf. Gen 18,14) e dando il proprio consenso: “Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Elisabetta la salutò così: “Beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore” (Lc 1,45). Per questa fede tutte le generazioni la chiameranno beata [Lc 1,48]. (CCC 149) Durante tutta la sua vita, e fino all'ultima prova [Lc 2,35], quando Gesù, suo Figlio, morì sulla croce, la sua fede non ha mai vacillato. Maria non ha cessato di credere “nell'adempimento” della Parola di Dio. Ecco perché la Chiesa venera in Maria la più pura realizzazione della fede.

(Prossima domanda: Che cosa significa per l'uomo credere in Dio?)

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