45. Il mistero della Santissima Trinità può essere conosciuto dalla sola ragione umana?


45. Il mistero della Santissima Trinità può essere conosciuto dalla sola ragione umana?

(Comp 45) Dio ha lasciato qualche traccia del suo Essere trinitario nella creazione e nell'Antico Testamento, ma l'intimità del suo Essere come Trinità Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione umana, e anche alla fede d'Israele, prima dell'Incarnazione del Figlio di Dio e dell'invio dello Spirito Santo. Tale mistero è stato rivelato da Gesù Cristo, ed è la sorgente di tutti gli altri misteri.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 50) Per mezzo della ragione naturale, l'uomo può conoscere Dio con certezza a partire dalle sue opere. Ma esiste un altro ordine di conoscenza a cui l'uomo non può affatto arrivare con le sue proprie forze, quello della rivelazione divina [Concilio Vaticano I: DS 3015]. Per una decisione del tutto libera, Dio si rivela e si dona all'uomo svelando il suo mistero, il suo disegno di benevolenza prestabilito da tutta l'eternità in Cristo a favore di tutti gli uomini. Egli rivela pienamente il suo disegno inviando il suo Figlio prediletto, nostro Signore Gesù Cristo, e lo Spirito Santo. (CCC 237) La Trinità è un mistero della fede in senso stretto, uno dei “misteri nascosti in Dio, che non possono essere conosciuti se non sono divinamente rivelati” [Concilio Vaticano I, Dei Filius, c. 4: DS 3015]. Indubbiamente Dio ha lasciato tracce del suo essere trinitario nell'opera della creazione e nella sua rivelazione lungo il corso dell'Antico Testamento. Ma l'intimità del suo Essere come Trinità Santa costituisce un mistero inaccessibile alla sola ragione, come pure alla fede d'Israele, prima dell'Incarnazione del Figlio di Dio e dell'invio dello Spirito Santo.

Per la riflessione
(CCC 1066) Nel Simbolo della fede, la Chiesa confessa il mistero della Santa Trinità e il “mistero della sua volontà, secondo […] la sua benevolenza” [Ef 1,9] su tutta la creazione: il Padre compie il “mistero della sua volontà” donando il suo Figlio diletto e il suo Santo Spirito per la salvezza del mondo e per la gloria del suo Nome. Questo è il mistero di Cristo [Ef 3,4], rivelato e realizzato nella storia secondo un piano, una “disposizione” sapientemente ordinata che san Paolo chiama “adempimento [oikonomia] del mistero” [Ef 3,9] e che la tradizione patristica chiamerà “l'Economia del Verbo incarnato” o “l'Economia della salvezza”.

(Prossima domanda: Che cosa Gesù Cristo ci rivela del mistero del Padre?)

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