50. Che cosa significa che Dio è onnipotente?


50. Che cosa significa che Dio è onnipotente?

(Comp 50) Dio si è rivelato come «il Forte, il Potente» (Sal 24,8), colui al quale «nulla è impossibile» (Lc 1,37). La sua onnipotenza è universale, misteriosa, e si manifesta nel creare il mondo dal nulla e l'uomo per amore, ma soprattutto nell'Incarnazione e nella Risurrezione del Suo Figlio, nel dono dell'adozione filiale e nel perdono dei peccati. Per questo la Chiesa rivolge la sua preghiera al «Dio onnipotente ed eterno» («Omnipotens sempiterns Deus...»).

“In Sintesi”
(CCC 275) Con Giobbe, il giusto, noi confessiamo: “Comprendo che puoi tutto e che nessuna cosa è impossibile per te” (Gb 42,2). (CCC 276) Fedele alla testimonianza della Scrittura, la Chiesa rivolge spesso la sua preghiera al “Dio onnipotente ed eterno” (“Omnipotens sempiterne Deus…”), credendo fermamente che “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37; cf. Gn 18,14; Mt 19,26). (CCC 277) Dio manifesta la sua onnipotenza convertendoci dai nostri peccati e ristabilendoci nella sua amicizia con la grazia (“Deus, qui omnipotentiam tuam parcendo maxime et miserando manifestas…- O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono…”) [Domenica XXVI del tempo ordinario, Colletta: Messale romano]. (CCC 278) Senza credere che l'Amore di Dio è onnipotente, come credere che il Padre abbia potuto crearci, il Figlio riscattarci, lo Spirito Santo santificarci?

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 268) Di tutti gli attributi divini, nel Simbolo si nomina soltanto l'onnipotenza di Dio: confessarla è di grande importanza per la nostra vita. Noi crediamo che tale onnipotenza è universale, perché Dio, che tutto ha creato [Gen 1,1; Gv 1,3], tutto governa e tutto può; amante, perché Dio è nostro Padre [Mt 6,9]; misteriosa, perché soltanto la fede può riconoscere allorché “si manifesta nella debolezza” (2Cor 12,9; cf 1Cor 1,18). (CCC 269) Le Sacre Scritture affermano a più riprese la potenza universale di Dio. Egli è detto “il Potente di Giacobbe” (Gen 49,24; Is 1,24 e altrove), “il Signore degli eserciti”, “il Forte, il Potente” (Sal 24,8-10). Se Dio è onnipotente “in cielo e sulla terra” (Sal 135,6), è perché lui stesso li ha fatti. Nulla quindi gli è impossibile [Ger 32,17; Lc 1,37] e dispone della sua opera come gli piace [Ger 27,5]; egli è il Signore dell'universo, di cui ha fissato l'ordine che rimane a lui interamente sottoposto e disponibile; egli è il Padrone della storia: muove i cuori e guida gli avvenimenti secondo il suo beneplacito [Est 4,17c; Prv 21,1; Tb 13,2]. “Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?” (Sap 11,21). (CCC 270) Dio è Padre onnipotente. La sua paternità e la sua potenza si illuminano a vicenda. Infatti, egli mostra la sua onnipotenza paterna nel modo in cui si prende cura dei nostri bisogni [Mt 6,32]; attraverso l'adozione filiale che ci dona (“Sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie, dice il Signore onnipotente”: 2Cor 6,18); infine attraverso la sua infinita misericordia, dal momento che egli manifesta al massimo grado la sua potenza perdonando liberamente i peccati. (CCC 271) L'onnipotenza divina non è affatto arbitraria: “In Dio la potenza e l'essenza, la volontà e l'intelligenza, la sapienza e la giustizia sono una sola ed identica cosa, di modo che nulla può esserci nella potenza divina che non possa essere nella giusta volontà di Dio o nella sua sapiente intelligenza” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 25, 5, ad 1].

Per la riflessione
(CCC 272) La fede in Dio Padre onnipotente può essere messa alla prova dall'esperienza del male e della sofferenza. Talvolta Dio può sembrare assente ed incapace di impedire il male. Ora, Dio Padre ha rivelato nel modo più misterioso la sua onnipotenza nel volontario abbassamento e nella risurrezione del Figlio suo, per mezzo dei quali ha vinto il male. Cristo crocifisso è quindi “potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini” (1 Cor 1,25). Nella risurrezione e nella esaltazione di Cristo il Padre ha dispiegato “l'efficacia della sua forza” e ha manifestato “la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti” (Ef 1,19-22). (CCC 273) Soltanto la fede può aderire alle vie misteriose dell'onnipotenza di Dio. Per questa fede, ci si gloria delle proprie debolezze per attirare su di sé la potenza di Cristo [2Cor 12,9; Fil 4,13]. Di questa fede il supremo modello è la Vergine Maria: ella ha creduto che “nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37) e ha potuto magnificare il Signore: “Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e santo è il suo nome” (Lc 1,49). (CCC 274) “La ferma persuasione dell'onnipotenza divina vale più di ogni altra cosa a corroborare in noi il doveroso sentimento della fede e della speranza. La nostra ragione, conquistata dall'idea della divina onnipotenza, assentirà, senza più dubitare, a qualunque cosa sia necessario credere, per quanto possa essere grande e meravigliosa o superiore alle leggi e all'ordine della natura. Anzi, quanto più sublimi saranno le verità da Dio rivelate, tanto più agevolmente riterrà di dovervi assentire” [Catechismo Romano, 1, 2, 13].

(Prossima domanda: Perché è importante affermare: «In principio Dio creò il cielo e la terra» (Gn 1,1)?

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