102. Quali sono state le preparazioni ai Misteri di Gesù?


102. Quali sono state le preparazioni ai Misteri di Gesù?

(Comp 102) Vi è anzitutto una lunga speranza durata per molti secoli, che noi riviviamo durante la celebrazione liturgica del tempo dell'Avvento. Oltre all'oscura attesa che ha posto nel cuore dei pagani, Dio ha preparato la venuta del suo Figlio tramite l'Antica Alleanza, fino a Giovanni Battista che è l'ultimo e il più grande dei profeti.

“In Sintesi”
(CCC 561) “Tutta la vita di Cristo fu un insegnamento continuo: i suoi silenzi, i suoi miracoli, i suoi gesti, la sua preghiera, il suo amore per l'uomo, la sua predilezione per i piccoli e per i poveri, l'accettazione del sacrificio totale sulla croce per la redenzione del mondo, la sua risurrezione sono l'attuazione della sua Parola e il compimento della Rivelazione” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae, 9]. (CCC 562) I discepoli di Cristo devono conformarsi a lui, finché egli sia formato in loro [Gal 4,19]. “Per questo siamo assunti ai misteri della sua vita, resi conformi a lui, morti e risuscitati con lui, finché con lui regneremo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 7].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 522) La venuta del Figlio di Dio sulla terra è un avvenimento di tale portata che Dio lo ha voluto preparare nel corso dei secoli. Riti e sacrifici, figure e simboli della “prima Alleanza” (Eb 9,15), li fa convergere tutti verso Cristo; lo annunzia per bocca dei profeti che si succedono in Israele; risveglia inoltre nel cuore dei pagani l'oscura attesa di tale venuta. (CCC 523) San Giovanni Battista è l'immediato precursore del Signore, [At 13,24] mandato a preparargli la via [Mt 3,3]. “Profeta dell'Altissimo” (Lc 1,76), di tutti i profeti è il più grande [Lc 7,26] e l'ultimo [Mt 11,13]; egli inaugura il Vangelo [At 1,22; Lc 16,16]; saluta la venuta di Cristo fin dal seno di sua madre [Lc 1,41] e trova la sua gioia nell'essere “l'amico dello sposo” (Gv 3,29), che designa come “l'Agnello di Dio... che toglie il peccato del mondo” (Gv 1,29). Precedendo Gesù “con lo spirito e la forza di Elia” (Lc 1,17), gli rende testimonianza con la sua predicazione, con il suo battesimo di conversione ed infine con il suo martirio [Mc 6,17-29].

Per la riflessione
(CCC 524) La Chiesa, celebrando ogni anno la liturgia dell'Avvento, attualizza questa attesa del Messia: mettendosi in comunione con la lunga preparazione della prima venuta del Salvatore, i fedeli ravvivano l'ardente desiderio della sua seconda venuta [Ap 22,17]. Con la celebrazione della nascita e del martirio del Precursore, la Chiesa si unisce al suo desiderio: “Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,30).

(Prossima domanda: Che cosa insegna il Vangelo sui Misteri della nascita e dell'infanzia di Gesù?)

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