97. Come collabora Maria al disegno divino della salvezza?


97. Come collabora Maria al disegno divino della salvezza?

(Comp 97) Per la grazia di Dio Maria è rimasta immune da ogni peccato personale durante l'intera sua esistenza. È la «piena di grazia» (Lc 1 ,28), la «Tutta Santa». Quando l'Angelo le annuncia che avrebbe dato alla luce «il Figlio dell' Altissimo» (Lc 1,32), ella dà liberamente il proprio assenso con «l'obbedienza della fede» (Rm 1,5). Maria si offre totalmente alla Persona e all'opera del suo Figlio Gesù, abbracciando con tutta l'anima la volontà divina di salvezza.

“In Sintesi”
(CCC 509) Maria è veramente “Madre di Dio”, perché è la Madre del Figlio eterno di Dio fatto uomo, Dio lui stesso. (CCC 510) Maria è rimasta “Vergine nel concepimento del Figlio suo, Vergine nel parto, Vergine incinta, Vergine madre, Vergine perpetua” [Sant'Agostino, Sermo 186, 1: PL 38, 999]: con tutto il suo essere, ella è “la serva del Signore” (Lc 1,38).

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 494) All'annunzio che avrebbe dato alla luce “il Figlio dell'Altissimo” senza conoscere uomo, per la potenza dello Spirito Santo [Lc 1,28-37], Maria ha risposto con “l'obbedienza della fede” (Rm 1,5), certa che nulla è impossibile a Dio: “Io sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Così, dando il proprio assenso alla Parola di Dio, Maria è diventata Madre di Gesù e, abbracciando con tutto l'animo e senza essere ritardata da nessun peccato la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente alla persona e all'opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del mistero della redenzione, sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56]: “Come dice sant'Ireneo, “obbedendo divenne causa della salvezza per sé e per tutto il genere umano” [Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 22, 4: PG 7, 959]. Con lui, non pochi antichi Padri affermano: “Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l'obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria ha sciolto con la sua fede” [Adversus haereses, 3, 22, 4: PG 7, 959-960], e, fatto il paragone con Eva, chiamano Maria “la Madre dei viventi” e affermano spesso: “la morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria” [Lumen gentium, 56].

Per la riflessione
(CCC 508) Nella discendenza di Eva, Dio ha scelto la Vergine Maria perché fosse la Madre del suo Figlio. “Piena di grazia”, ella è “il frutto più eccelso della Redenzione” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 103]: fin dal primo istante del suo concepimento, è interamente preservata da ogni macchia del peccato originale ed è rimasta immune da ogni peccato personale durante tutta la sua vita. (CCC 493) I Padri della Tradizione orientale chiamano la Madre di Dio “la Tutta Santa” (Panaghìan), la onorano come “immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa una nuova creatura” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 56]. Maria, per la grazia di Dio, è rimasta pura da ogni peccato personale durante tutta la sua esistenza. (CCC 511) Maria Vergine “cooperò alla salvezza dell'uomo con libera fede e obbedienza” [Lumen gentium, 56]. Ha dato il suo assenso, “loco totius humanae naturae - in nome di tutta l'umanità” [San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, III, 30, 1]: per la sua obbedienza, è diventata la nuova Eva, madre dei viventi.

(Prossima domanda: Che cosa significa la concezione verginale di Gesù?)

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