98. Che cosa significa la concezione verginale di Gesù?


98. Che cosa significa la concezione verginale di Gesù?

(Comp 98) Significa che Gesù è stato concepito nel grembo della Vergine per la sola potenza dello Spirito Santo, senza intervento dell'uomo. Egli è Figlio del Padre celeste secondo la natura divina e Figlio di Maria secondo la natura umana, ma propriamente Figlio di Dio nelle due nature, essendoci in lui una sola Persona, quella divina.

“In Sintesi”
(CCC 503) La verginità di Maria manifesta l'iniziativa assoluta di Dio nell'Incarnazione. Gesù come Padre non ha che Dio [Lc 2,48-49 ]. “La natura umana che egli ha assunto non l'ha mai separato dal Padre. […] Per natura Figlio del Padre secondo la divinità, per natura Figlio della Madre secondo l'umanità, ma propriamente Figlio di Dio nelle sue due nature” [Concilio del Friuli (796 o 797), Simbolo: DS 619].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 496) Fin dalle prime formulazioni della fede [DS 10-64], la Chiesa ha confessato che Gesù è stato concepito nel seno della Vergine Maria per la sola potenza dello Spirito Santo, ed ha affermato anche l'aspetto corporeo di tale avvenimento: Gesù è stato concepito “senza seme […], per opera dello Spirito Santo” [Concilio Lateranense (649): DS 503]. Nel concepimento verginale i Padri ravvisano il segno che si tratta veramente del Figlio di Dio, il quale è venuto in una umanità come la nostra: Così, sant'Ignazio di Antiochia (inizio II secolo): “Voi siete pienamente convinti riguardo a nostro Signore che è veramente della stirpe di Davide secondo la carne [Rm 1,3], Figlio di Dio secondo la volontà e la potenza di Dio [Gv 1,13], veramente nato da una Vergine; […] veramente è stato inchiodato [alla croce] per noi, nella sua carne, sotto Ponzio Pilato. […] Veramente ha sofferto, così come veramente è risorto” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Smyrnaeos, 1-2]. (CCC 497) I racconti evangelici [Mt 1,18-25; Lc 1,26-38] considerano la concezione verginale un'opera divina che supera ogni comprensione e ogni possibilità umana [Lc 1,34]: “Quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”, dice l'angelo a Giuseppe riguardo a Maria, sua sposa (1,20). La Chiesa vede in ciò il compimento della promessa divina fatta per bocca del profeta Isaia: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio” (Is 7,14), secondo la versione greca di Mt 1,23.

Per la riflessione
(CCC 498) Il silenzio del Vangelo secondo san Marco e delle Lettere del Nuovo Testamento sul concepimento verginale di Maria è stato talvolta causa di perplessità. Ci si è potuto anche chiedere se non si trattasse di leggende o di elaborazioni teologiche senza pretese di storicità. A ciò si deve rispondere: La fede nel concepimento verginale di Gesù ha incontrato vivace opposizione, sarcasmi o incomprensione da parte dei non-credenti, giudei e pagani: [San Giustino, Dialogus cum Tryphone Judaeo, 99, 7; Origene, Contra Celsum, 1, 32. 69; e. a] essa non trovava motivo nella mitologia pagana né in qualche adattamento alle idee del tempo. Il senso di questo avvenimento è accessibile soltanto alla fede, la quale lo vede in quel “nesso che lega tra loro i vari misteri”, [Concilio Vaticano I: DS, 3016] nell'insieme dei Misteri di Cristo, dalla sua Incarnazione alla sua Pasqua. Sant'Ignazio di Antiochia già testimonia tale legame: “Il principe di questo mondo ha ignorato la verginità di Maria e il suo parto, come pure la morte del Signore: tre Misteri sublimi che si compirono nel silenzio di Dio” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Ephesios, 19, 1; 1Cor 2,8].

(Prossima domanda: In che senso Maria è «sempre Vergine»?)

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