108. Perché Gesù manifesta il Regno attraverso segni e miracoli?


108. Perché Gesù manifesta il Regno attraverso segni e miracoli?

(Comp 108) Gesù accompagna la sua parola con segni e miracoli per attestare che il Regno è presente in lui, il Messia. Sebbene egli guarisca alcune persone, non è venuto per eliminare tutti i mali quaggiù, ma per liberarci anzitutto dalla schiavitù del peccato. La cacciata dei demoni annuncia che la sua Croce sarà vittoriosa sul «principe di questo mondo» (Gv 12,31).

“In Sintesi”
(CCC 567) Il regno dei cieli è stato inaugurato in terra da Cristo. “Si manifesta chiaramente agli uomini nelle parole, nelle opere, nella persona di Cristo” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 5]. La Chiesa è il germe e l'inizio di questo regno. Le sue chiavi sono affidate a Pietro.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 547) Gesù accompagna le sue parole con numerosi “miracoli, prodigi e segni” (At 2,22), i quali manifestano che in lui il Regno è presente. Attestano che Gesù è il Messia annunziato [Lc 7,18-23]. (CCC 548) I segni compiuti da Gesù testimoniano che il Padre lo ha mandato [Gv 5,36; 10,25]. Essi sollecitano a credere in lui [Gv 10,38]. A coloro che gli si rivolgono con fede, egli concede ciò che domandano [Mc 5,25-34; 10,52; ecc]. Allora i miracoli rendono più salda la fede in colui che compie le opere del Padre suo: testimoniano che egli è il Figlio di Dio [Gv 10,31-38]. Ma possono anche essere motivo di scandalo [Mt 11,6]. Non mirano a soddisfare la curiosità e i desideri di qualcosa di magico. Nonostante i suoi miracoli tanto evidenti, Gesù è rifiutato da alcuni; [Gv 11,47-48] lo si accusa perfino di agire per mezzo dei demoni [Mc 3,22].

Per la riflessione
(CCC 549) Liberando alcuni uomini dai mali terreni della fame, [Gv 6,5-15] dell'ingiustizia [Lc 19,8], della malattia e della morte [Mt 11,5], Gesù ha posto dei segni messianici; egli non è venuto tuttavia per eliminare tutti i mali di quaggiù [Lc 12,13-14; Gv 18,36], ma per liberare gli uomini dalla più grave delle schiavitù: quella del peccato [Gv 8,34-36], che li ostacola nella loro vocazione di figli di Dio e causa tutti i loro asservimenti umani. (CCC 550) La venuta del regno di Dio è la sconfitta del regno di Satana [Mt 12,26]: “Se io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, è certo giunto fra voi il regno di Dio” (Mt 12,28). Gli esorcismi di Gesù liberano alcuni uomini dal tormento dei demoni [Lc 8,26-39]. Anticipano la grande vittoria di Gesù sul “principe di questo mondo” (Gv 12,31). Il regno di Dio sarà definitivamente stabilito per mezzo della croce di Cristo: “Regnavit a ligno Deus - Dio regnò dalla croce” [Venanzio Fortunato, Inno “Vexilla Regis”: PL 88, 96].

(Prossima domanda: Nel Regno, quale autorità Gesù conferisce ai suoi Apostoli?)

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