163. Come considerare i cristiani non cattolici?


163. Come considerare i cristiani non cattolici?

(Comp 163) Nelle Chiese e comunità ecclesiali, che si sono staccate dalla piena comunione della Chiesa cattolica, si trovano molti elementi di santificazione e di verità. Tutti questi beni provengono da Cristo e spingono verso l'unità cattolica. I membri di queste Chiese e Comunità sono incorporati a Cristo nel Battesimo: noi li riconosciamo perciò come fratelli.

“In Sintesi”
(CCC 866) La Chiesa è una: essa ha un solo Signore, professa una sola fede, nasce da un solo Battesimo, forma un solo Corpo, vivificato da un solo Spirito, in vista di un'unica speranza [Ef 4,3-5], al compimento della quale saranno superate tutte le divisioni.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 817) Di fatto, “in questa Chiesa di Dio una e unica sono sorte fino dai primissimi tempi alcune scissioni, che l'Apostolo riprova con gravi parole come degne di condanna; ma nei secoli posteriori sono nati dissensi più ampi e comunità non piccole si sono staccate dalla piena comunione della Chiesa cattolica, talora non senza colpa di uomini d'entrambe le parti” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 3]. Le scissioni che feriscono l'unità del Corpo di Cristo (cioè l'eresia, l'apostasia e lo scisma) [CIC canone 751] non avvengono senza i peccati degli uomini: “Ubi peccata sunt, ibi est multitudo, ibi schismata, ibi haereses, ibi discussiones. Ubi autem virtus, ibi singularitas, ibi unio, ex quo omnium credentium erat cor unum et anima una - Dove c'è il peccato, lì troviamo la molteplicità, lì gli scismi, lì le eresie, lì le controversie. Dove, invece, regna la virtù, lì c'è unità, lì comunione, grazie alle quali tutti i credenti erano un cuor solo e un'anima sola” [Origene, In Ezechielem homilia, 9, 1: PG 13, 732].

Per la riflessione
(CCC 818) Coloro che oggi nascono in comunità sorte da tali scissioni “e sono istruiti nella fede di Cristo […] non possono essere accusati del peccato di separazione, e la Chiesa cattolica li abbraccia con fraterno rispetto e amore. […] Giustificati nel Battesimo dalla fede, sono incorporati a Cristo e perciò sono a ragione insigniti del nome di cristiani e dai figli della Chiesa cattolica sono giustamente riconosciuti come fratelli nel Signore” [Unitatis redintegratio, 3]. (CCC 819) Inoltre, “parecchi elementi di santificazione e di verità” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 8] “si trovano fuori dei confini visibili della Chiesa cattolica, come la Parola di Dio scritta, la vita della grazia, la fede, la speranza e la carità, e altri doni interiori dello Spirito Santo ed elementi visibili” [Unitatis redintegratio, 3; Lumen gentium, 15]. Lo Spirito di Cristo si serve di queste Chiese e comunità ecclesiali come di strumenti di salvezza, la cui forza deriva dalla pienezza di grazia e di verità che Cristo ha dato alla Chiesa cattolica. Tutti questi beni provengono da Cristo e a lui conducono [Unitatis redintegratio, 3] e “spingono verso l'unità cattolica” [Lumen gentium, 8].

(Prossima domanda: Come impegnarsi a favore dell'unità dei cristiani?)

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