167. È cattolica la Chiesa particolare?


167. È cattolica la Chiesa particolare?

(Comp 167) È cattolica ogni Chiesa particolare (cioè la diocesi e l'eparchia), formata dalla comunità dei cristiani che sono in comunione nella fede e nei sacramenti, con il loro Vescovo ordinato nella successione apostolica, e con la Chiesa di Roma, che «presiede nella carità» (sant'Ignazio di Antiochia).

“In Sintesi”
(CCC 832) La “Chiesa di Cristo è veramente presente in tutte le legittime assemblee locali di fedeli, le quali, aderendo ai loro pastori, sono anche esse chiamate Chiese del Nuovo Testamento. […] In esse con la predicazione del Vangelo di Cristo vengono radunati i fedeli e si celebra il mistero della Cena del Signore […] In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere o che vivono nella dispersione, è presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 833) Per Chiesa particolare, che è in primo luogo la diocesi (o l'eparchia), si intende una comunità di fedeli cristiani in comunione nella fede e nei sacramenti con il loro Vescovo ordinato nella successione apostolica [Conc. Ecum. Vat. II, Christus Dominus, 11; CIC canoni 368-369; CCEO canoni 177, § 1. 178. 311, § 1. 312]. Queste Chiese particolari sono “formate a immagine della Chiesa universale”; in esse e a partire da esse “esiste la sola e unica Chiesa cattolica” [Lumen gentium, 23]. (CCC 834) Le Chiese particolari sono pienamente cattoliche per la comunione con una di loro: la Chiesa di Roma, “che presiede alla carità” [Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Romanos]. “È sempre stato necessario che ogni Chiesa, cioè i fedeli di ogni luogo, si volgesse alla Chiesa romana in forza del suo sacro primato” [Sant'Ireneo di Lione, Adversus haereses, 3, 3, 2: PG 7, 849; Concilio Vaticano I, Cost dogm. Pastor aeternus, c. 2: DS 3057]. “Infatti, dalla discesa del Verbo Incarnato verso di noi, tutte le Chiese cristiane sparse in ogni luogo hanno ritenuto e ritengono la grande Chiesa che è qui [a Roma] come unica base e fondamento perché, secondo le promesse del Salvatore, le porte degli inferi non hanno mai prevalso su di essa” [San Massimo il Confessore, Opuscula theologica et polemica: PG 91, 137-140].

Per la riflessione
(CCC 835 “Ma dobbiamo ben guardarci dal concepire la Chiesa universale come la somma o, per così dire, la federazione […] di Chiese particolari […]. È la stessa Chiesa che, essendo universale per vocazione e per missione, quando getta le sue radici nella varietà dei terreni culturali, sociali, umani, assume in ogni parte del mondo fisionomie ed espressioni esteriori diverse” [Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 62]. La ricca varietà di discipline ecclesiastiche, di riti liturgici, di patrimoni teologici e spirituali propri alle “Chiese locali tra loro concordi, dimostra con maggior evidenza la cattolicità della Chiesa indivisa” [Lumen gentium, 23].

(Prossima domanda: Chi appartiene alla Chiesa cattolica?)

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