205. Con la morte, che cosa succede al nostro corpo e alla nostra anima? (II parte) (continuazione)


205. Con la morte, che cosa succede al nostro corpo e alla nostra anima? (II parte) (continuazione)

(Comp 205 ripetizione) Con la morte, separazione dell'anima e del corpo, il corpo cade nella corruzione, mentre l'anima, che è immortale, va incontro al giudizio di Dio e attende di ricongiungersi al corpo quando, al ritorno del Signore, risorgerà trasformato. Comprendere come avverrà la risurrezione supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro intelletto.

“In Sintesi”
(CCC 1017) “Crediamo […] nella vera risurrezione della carne che abbiamo ora” [Concilio di Lione II: DS 854]. Mentre, tuttavia, si semina nella tomba un corpo corruttibile, risuscita un corpo incorruttibile [1Cor 15,42], un “corpo spirituale” (1Cor 15,44).

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 996) Fin dagli inizi, la fede cristiana nella risurrezione ha incontrato incomprensioni ed opposizioni [At 17,32; 1 Cor 15,12-13]. «In nessun altro argomento la fede cristiana incontra tanta opposizione come a proposito della risurrezione della carne» (Sant’Agostino, Enarratio in Psalmum, 88, 2, 5: PL 37, 1134). Si accetta abbastanza facilmente che, dopo la morte, la vita della persona umana continui in un modo spirituale. Ma come credere che questo corpo, la cui mortalità è tanto evidente, possa risorgere per la vita eterna? (CCC 997) Che cosa significa «risuscitare»? Con la morte, separazione dell’anima e del corpo, il corpo dell’uomo cade nella corruzione, mentre la sua anima va incontro a Dio, pur restando in attesa di essere riunita al suo corpo glorificato. Dio nella sua onnipotenza restituirà definitivamente la vita incorruttibile ai nostri corpi riunendoli alle nostre anime, in forza della risurrezione di Gesù. (CCC 998) Chi risusciterà? Tutti gli uomini che sono morti: «quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna», (Gv 5, 29; cf. Dn 12, 2).

Per la riflessione
(CCC 999) Come? Cristo è risorto con il suo proprio corpo: «Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io!» (Lc 24, 39); ma egli non è ritornato ad una vita terrena. Allo stesso modo, in lui, «tutti risorgeranno coi corpi di cui ora sono rivestiti», ma questo corpo sarà trasfigurato in corpo glorioso (cf. Fil 3, 21), in «corpo spirituale» (1 Cor 15, 44): “Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore, e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco [...]. Si semina corruttibile e risorge incorruttibile. […] E’ necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità” (1Cor 15, 33-37.42.53). [CONTINUA]

(Continua la domanda: Con la morte, che cosa succede al nostro corpo e alla nostra anima?)

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