219. Che posto occupa la liturgia nella vita della Chiesa?


219. Che posto occupa la liturgia nella vita della Chiesa?

(Comp 219) La liturgia, azione sacra per eccellenza, costituisce il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana la sua forza vitale. Attraverso la liturgia, Cristo continua nella sua Chiesa, con essa e per mezzo di essa, l'opera della nostra redenzione.

“In Sintesi”
(CCC 1071) Opera di Cristo, la liturgia è anche un'azione della sua Chiesa. Essa realizza e manifesta la Chiesa come segno visibile della comunione di Dio e degli uomini per mezzo di Cristo. Impegna i fedeli nella vita nuova della comunità. Esige “che i fedeli vi prendano parte consapevolmente, attivamente e fruttuosamente” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 11].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1072) “La sacra liturgia non esaurisce tutta l'azione della Chiesa” [Sacrosanctum concilium, 9]: essa deve essere preceduta dalla evangelizzazione, dalla fede e dalla conversione; allora è in grado di portare i suoi frutti nella vita dei fedeli: la vita nuova secondo lo Spirito, l'impegno nella missione della Chiesa ed il servizio della sua unità. (CCC 1073) La liturgia è anche partecipazione alla preghiera di Cristo, rivolta al Padre nello Spirito Santo. In essa ogni preghiera cristiana trova la sua sorgente e il suo termine. Per mezzo della liturgia, l'uomo interiore è radicato e fondato [Ef 3,16-17] nel “grande amore con il quale il Padre ci ha amati” (Ef 2,4) nel suo Figlio diletto. Ciò che viene vissuto e interiorizzato da ogni preghiera, “in ogni occasione nello Spirito” (Ef 6,18) è la stessa “meraviglia di Dio”.

Per la riflessione
(CCC 1074) “La liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù” [Sacrosanctum concilium, 10]. Essa è quindi il luogo privilegiato della catechesi del Popolo di Dio. “La catechesi è intrinsecamente collegata con tutta l'azione liturgica e sacramentale, perché è nei sacramenti, e soprattutto nell'Eucaristia, che Gesù Cristo agisce in pienezza per la trasformazione degli uomini” [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Catechesi tradendae, 23]. (CCC 1075) La catechesi liturgica mira a introdurre nel mistero di Cristo (“essa è infatti mistagogia), in quanto procede dal visibile all'invisibile, dal significante a ciò che è significato, dai “sacramenti” ai “misteri”. Una tale catechesi spetta ai catechismi locali e regionali. Il presente catechismo, che vuole essere al servizio di tutta la Chiesa, nella diversità dei suoi riti e delle sue culture, [Sacrosanctum concilium, 3-4] presenterà ciò che è fondamentale e comune a tutta la Chiesa riguardo alla liturgia come mistero e come celebrazione quindi i sette sacramenti e i sacramentali.

(Prossima domanda: In che cosa consiste l'economia sacramentale?)

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