220. In che cosa consiste l'economia sacramentale?


220. In che cosa consiste l'economia sacramentale?

(Comp 220) L'economia sacramentale consiste nel comunicare i frutti della redenzione di Cristo, mediante la celebrazione dei sacramenti della Chiesa, massimamente dell'Eucaristia, «finché egli venga» (1 Cor 11,26).

“In Sintesi”
(CCC 1110) Nella liturgia della Chiesa Dio Padre è benedetto e adorato come la sorgente di tutte le benedizioni della creazione e della salvezza, con le quali ci ha benedetti nel suo Figlio, per donarci lo Spirito dell'adozione filiale. (CCC 1111) L'opera di Cristo nella liturgia è sacramentale perché il suo mistero di salvezza vi è reso presente mediante la potenza del suo Santo Spirito; perché il suo corpo, che è la Chiesa, è come il sacramento (segno e strumento) nel quale lo Spirito Santo dispensa il mistero della salvezza; perché, attraverso le sue azioni liturgiche, la Chiesa pellegrina nel tempo partecipa già, pregustandola, alla liturgia celeste.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1076) Il giorno di pentecoste, con l'effusione dello Spirito Santo, la Chiesa viene manifestata al mondo [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 6; Id., Lumen gentium, 2]. Il dono dello Spirito inaugura un tempo nuovo nella “dispensazione del mistero”: il tempo della Chiesa, nel quale Cristo manifesta, rende presente e comunica la sua opera di salvezza per mezzo della liturgia della sua Chiesa, “finché egli venga” (1Cor 11,26). In questo tempo della Chiesa, Cristo vive e agisce ormai nella sua Chiesa e con essa in una maniera nuova, propria di questo tempo nuovo. Egli agisce per mezzo dei sacramenti; è ciò che la tradizione comune dell'Oriente e dell'Occidente chiama “l'economia sacramentale”; questa consiste nella comunicazione (o “dispensazione”) dei frutti del mistero pasquale di Cristo nella celebrazione della liturgia “sacramentale” della Chiesa. E' perciò importante mettere in luce per prima cosa questa “dispensazione sacramentale”. In tal modo appariranno più chiaramente la natura e gli aspetti essenziali della celebrazione liturgica.

Per la riflessione
(CCC 739) Poiché lo Spirito Santo è l'Unzione di Cristo, è Cristo, Capo del Corpo, a diffonderlo nelle sue membra per nutrirle, guarirle, organizzarle nelle loro mutue funzioni, vivificarle, inviarle per la testimonianza, associarle alla sua offerta al Padre e alla sua intercessione per il mondo intero. È per mezzo dei sacramenti della Chiesa che Cristo comunica alle membra del suo Corpo il suo Spirito Santo e santificatore (questo sarà l'argomento della seconda parte del Catechismo). (CCC 740) Queste “meraviglie di Dio”, offerte ai credenti nei sacramenti della Chiesa, portano i loro frutti nella vita nuova, in Cristo, secondo lo Spirito.

(Prossima domanda: In che modo il Padre è la sorgente e il fine della liturgia?)

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