234. Da chi è celebrata la liturgia celeste?


234. Da chi è celebrata la liturgia celeste?

(Comp 234) La liturgia celeste è celebrata dagli Angeli, dai Santi dell'Antica e della Nuova Alleanza, in particolare dalla Madre di Dio, dagli Apostoli, dai Martiri e da una «moltitudine immensa, che nessuno» può contare, «di ogni Nazione, razza, popolo e lingua» (Ap 7,9). Quando celebriamo nei Sacramenti il mistero della salvezza, partecipiamo a questa liturgia eterna.

“In Sintesi”
(CCC 1188) Nella celebrazione liturgica tutta l'assemblea è “liturga”, ciascuno secondo la propria funzione. Il sacerdozio battesimale è quello di tutto il corpo di Cristo. Tuttavia alcuni fedeli sono ordinati mediante il sacramento dell'Ordine per rappresentare Cristo come Capo del corpo.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1138) “Ricapitolati” in Cristo, partecipano al servizio della lode di Dio e al compimento del suo disegno: le Potenze celesti [Ap 4-5; Is 6,2-3 ], tutta la creazione (i quattro esseri viventi), i servitori dell'Antica e della Nuova Alleanza (i ventiquattro vegliardi), il nuovo popolo di Dio (i centoquarantaquattromila) [Ap 7,1-8; 14,1], in particolare i martiri “immolati a causa della Parola di Dio” (Ap 6,9), e la santissima Madre di Dio [Donna: Ap 12; Sposa dell'Agnello: Ap 21,9] infine “una moltitudine immensa, che nessuno” può contare, “di ogni nazione, razza, popolo e lingua” (Ap 7,9). (CCC 1139) E' a questa liturgia eterna che lo Spirito e la Chiesa ci fanno partecipare quando celebriamo, nei sacramenti, il mistero della salvezza.

Per la riflessione
(CCC 1370) All'offerta di Cristo si uniscono non soltanto i membri che sono ancora sulla terra, ma anche quelli che si trovano già nella gloria del cielo. La Chiesa offre infatti il sacrificio eucaristico in comunione con la Santissima Vergine Maria, facendo memoria di lei, come pure di tutti i santi e di tutte le sante. Nell'Eucaristia la Chiesa, con Maria, è come ai piedi della croce, unita all'offerta e all'intercessione di Cristo. (CCC 335) Nella liturgia, la Chiesa si unisce agli angeli per adorare il Dio tre volte santo [Preghiera eucaristica, Santo: Messale Romano]; invoca la loro assistenza (così nell'“In Paradisum deducant te angeli…” - In Paradiso ti accompagnino gli angeli - nella liturgia dei defunti (Rito delle esequie, 80), o ancora nell'“Inno dei Cherubini” della liturgia bizantina (Liturgia bizantina di San Giovanni Crisostomo. Hymnus cherubinorum: Liturgies Eastern and Western, p. 377), e celebra la memoria di alcuni angeli in particolare (san Michele, san Gabriele, san Raffaele, gli angeli custodi).

(Prossima domanda: In che modo la Chiesa in terra celebra la liturgia?)

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