241. Qual è il centro del tempo liturgico? (II parte) (continuazione)


241. Qual è il centro del tempo liturgico? (II parte) (continuazione)

(Comp 241 ripetizione) Il centro del tempo liturgico è la domenica, fondamento e nucleo di tutto l'anno liturgico, che ha il suo culmine nella Pasqua annuale, la festa delle feste.

“In Sintesi”
(CCC 1193 ripetizione) La domenica, “giorno del Signore”, è il giorno principale della celebrazione dell'Eucaristia, poiché è il giorno della risurrezione. E' il giorno per eccellenza dell'assemblea liturgica, il giorno della famiglia cristiana, il giorno della gioia e del riposo dal lavoro. E' “il fondamento e il nucleo di tutto l'anno liturgico” [Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 106].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1166) “Secondo la tradizione apostolica, che trae origine dal giorno stesso della risurrezione di Cristo, la Chiesa celebra il mistero pasquale ogni otto giorni, in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o domenica” [Sacrosanctum concilium, 106]. Il giorno della risurrezione di Cristo è ad un tempo il “primo giorno della settimana”, memoriale del primo giorno della creazione, e l'“ottavo giorno” in cui Cristo, dopo il suo “riposo” del grande Sabato, inaugura il Giorno “che il Signore ha fatto”, il “giorno che non conosce tramonto” [Mattutino del giorno di Pasqua del rito bizantino, Oda 9, tropario: Pentekostàrion]. La “Cena del Signore” ne costituisce il centro, poiché in essa l'intera comunità dei fedeli incontra il Signore risorto che la invita al suo banchetto [Gv 21,12; Lc 24,30]: “Il giorno del Signore, il giorno della risurrezione, il giorno dei cristiani, è il nostro giorno. E' chiamato giorno del Signore proprio per questo: perché in esso il Signore è salito vittorioso presso il Padre. I pagani lo chiamano giorno del sole: ebbene, anche noi lo chiamiamo volentieri in questo modo: oggi infatti è sorta la luce del mondo, oggi è apparso il sole di giustizia i cui raggi ci portano la salvezza [San Girolamo, In die Dominica Paschae homilia: CCL 78, 550: PL 30, 218-219].

Per la riflessione
(CCC 1167) La domenica è per eccellenza il giorno dell'assemblea liturgica, giorno in cui i fedeli si riuniscono “perché, ascoltando la Parola di Dio e partecipando all'Eucaristia, facciano memoria della passione, della risurrezione e della gloria del Signore Gesù, e rendano grazie a Dio che li ha rigenerati per una speranza viva per mezzo della Risurrezione di Gesù Cristo dai morti” [Sacrosanctum concilium, 106]: “O Cristo, quando contempliamo le meraviglie compiute in questo giorno della domenica della tua santa risurrezione, noi diciamo: Benedetto il giorno di domenica, perché in esso ha avuto inizio la creazione […] la salvezza del mondo, […] il rinnovamento del genere umano […]. In esso il cielo e la terra si sono rallegrati e l'universo intero si è riempito di luce. Benedetto il giorno di domenica, perché in esso furono aperte le porte del paradiso in modo che Adamo e tutti coloro che ne furono allontanati vi possano entrare senza timore” [Fanqith, Breviario secondo il rito della Chiesa Antiochena dei Siri, v. 6, p. 193 b]. [FINE]

(Prossima domanda: Qual è la funzione dell'anno liturgico?)

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