257. Chi può ricevere il Battesimo?

257. Chi può ricevere il Battesimo?
(Comp 257) È capace di ricevere il Battesimo ogni persona non ancora battezzata.

“In Sintesi”
(CCC 1246) “E' capace di ricevere il Battesimo ogni uomo e solo l'uomo non ancora battezzato” [CIC canone 864; cf. CCEO canone 679].

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1247) Dalle origini della Chiesa, il Battesimo degli adulti è la situazione più normale là dove l'annunzio del Vangelo è ancora recente. Il catecumenato (preparazione al Battesimo) occupa in tal caso un posto importante. In quanto iniziazione alla fede e alla vita cristiana, esso deve disporre ad accogliere il dono di Dio nel Battesimo, nella Confermazione e nell'Eucaristia. (CCC 1248) Il catecumenato, o formazione dei catecumeni, ha lo scopo di permettere a questi ultimi, in risposta all'iniziativa divina e in unione con una comunità ecclesiale, di condurre a maturità la loro conversione e la loro fede. Si tratta di una formazione “alla vita cristiana” mediante la quale “i discepoli vengono in contatto con Cristo, loro Maestro. Perciò i catecumeni siano convenientemente iniziati al mistero della salvezza e alla pratica delle norme evangeliche, e mediante i riti sacri, da celebrare in tempi successivi, siano introdotti nella vita della fede, della liturgia e della carità del popolo di Dio” [Conc. Ecum. Vat. II, Ad gentes, 14; cf. Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti, Introduzione 19; Tempo e riti del catecumenato, 98]. (CCC 1249) I catecumeni “sono già uniti alla Chiesa, appartengono già alla famiglia del Cristo, e spesso vivono già una vita di fede, di speranza e di carità” [Ad gentes, 14]. “La madre Chiesa, come già suoi, li ricopre del suo amore e delle sue cure” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 14; cf CIC canoni 206; 788].

Per la riflessione
(CCC 1250) Poiché nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale, anche i bambini hanno bisogno della nuova nascita nel Battesimo [Concilio di Trento: DS, 1514] per essere liberati dal potere delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio [Col 1,12-14], alla quale tutti gli uomini sono chiamati. La pura gratuità della grazia della salvezza si manifesta in modo tutto particolare nel Battesimo dei bambini. La Chiesa e i genitori priverebbero quindi il bambino della grazia inestimabile di diventare figlio di Dio se non gli conferissero il Battesimo poco dopo la nascita [Cf. CIC, canone 867; CCEO, 686, 1]. (CCC 1251) I genitori cristiani riconosceranno che questa pratica corrisponde pure al loro ruolo di alimentare la vita che Dio ha loro affidato [Lumen gentium, 11; 41; Gaudium et spes, 48; CIC canoni 774, § 2. 1136]. (CCC 1252) L'usanza di battezzare i bambini è una tradizione della Chiesa da tempo immemorabile. Essa è esplicitamente attestata fin dal secondo secolo. E' tuttavia probabile che, fin dagli inizi della predicazione apostolica, quando “famiglie” intere hanno ricevuto il Battesimo [At 16,15.33; 18,8; 1Cor 1,16], siano stati battezzati anche i bambini [Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. Pastoralis actio, 4].

(Prossima domanda: Perché la Chiesa battezza i bambini?)

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