266. Perché si chiama Cresima o Confermazione?


266. Perché si chiama Cresima o Confermazione?

(Comp 266) Si chiama Cresima (nelle Chiese Orientali: Crismazione col Santo Myron) a motivo del suo rito essenziale che è l'unzione. Si chiama Confermazione, perché conferma e rafforza la grazia battesimale.

“In Sintesi”
(CCC 1316) La Confermazione perfeziona la grazia battesimale; è il sacramento che dona lo Spirito Santo per radicarci più profondamente nella filiazione divina, incorporarci più saldamente a Cristo, rendere più solido il nostro legame con la Chiesa, associarci maggiormente alla sua missione e aiutarci a testimoniare la fede cristiana con la parola accompagnata dalle opere.

Approfondimenti e spiegazioni
(CCC 1289) Per meglio esprimere il dono dello Spirito Santo, ben presto all'imposizione delle mani si è aggiunta una unzione di olio profumato (crisma). Tale unzione spiega il nome di “cristiano” che significa “unto” e che trae la sua origine da quello di Cristo stesso, che “Dio consacrò [ha unto] in Spirito Santo” (At 10,38). Questo rito di unzione è rimasto in uso fino ai nostri giorni sia in Oriente sia in Occidente. Perciò in Oriente questo sacramento viene chiamato Crismazione, unzione con il crisma, o myron, che significa “crisma”. In Occidente il termine Confermazione suggerisce che questo sacramento nel medesimo tempo conferma il battesimo e rafforza la grazia battesimale.

Per la riflessione
(CCC 695) L'unzione. Il simbolismo dell'unzione con l'olio è talmente significativa dello Spirito Santo da divenirne il sinonimo [1Gv 2,20.27; 2Cor 1,21]. Nell'iniziazione cristiana essa è il segno sacramentale della Confermazione, chiamata giustamente nelle Chiese d'Oriente “Crismazione”. Ma per coglierne tutta la forza, bisogna tornare alla prima unzione compiuta dallo Spirito Santo: quella di Gesù. Cristo (“Messia” in ebraico) significa “unto” dallo Spirito di Dio. Nell'Antica Alleanza ci sono stati alcuni “unti” del Signore [Es 30,22-32], primo fra tutti il re Davide [1Sam 16,13]. Ma Gesù è l'unto di Dio in una maniera unica: l'umanità che il Figlio assume è totalmente “unta di Spirito Santo”. Gesù è costituito “Cristo” dallo Spirito Santo [Lc 4,18-19; Is 61,1]. La Vergine Maria concepisce Cristo per opera dello Spirito Santo, il quale, attraverso l'angelo, lo annunzia come Cristo fin dalla nascita [Lc 2,11] e spinge Simeone ad andare al Tempio per vedere il Cristo del Signore [Lc 2,26-27]; è lui che ricolma Cristo [Lc 4,1], è sua la forza che esce da Cristo negli atti di guarigione e di risanamento [Lc 6,19; 8,46]. È lui, infine, che risuscita Cristo dai morti [Rm 1,4; 8,11]. Allora, costituito pienamente “Cristo” nella sua umanità vittoriosa della morte [At 2,36], Gesù effonde a profusione lo Spirito Santo, finché “i santi” costituiranno, nella loro unione all'umanità del Figlio di Dio, l'“uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo” (Ef 4,13): “il Cristo totale”, secondo l'espressione di sant'Agostino [Sant'Agostino, Sermo 341, 1,1: PL 39, 1493; Ib., 9, 11: PL 39, 1499].

(Prossima domanda: Qual è il rito essenziale della Confermazione?)

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